UN ANELLO SPECIALE
E’
tardissimo e prendo al volo gli ultimi testi scolastici, tenendoli uniti con il
laccio di gomma prima di
uscire di casa.
Il freddo è
pungente, ho le mani gonfie di geloni, pertanto mi sono munita di due paia di
guanti per
difendermi il più possibile dagli strali invernali.
Intravedo
l’autobus, che mi condurrà nei pressi dell’istituto scolastico, ove frequento
le scuole superiori,
perciò allungo il passo per non perdere quella corsa, visto che il traffico
nella metropoliè sempre
caotico.
Ripasso
mentalmente gli ultimi teoremi di matematica, perchè è sempre stata una materia
ostica….non per niente alle elementari la Signora Tronca (la mia insegnante) mi
bacchettava le mani per la mia testardaggine nel risolvere i problemi.
La mia
attenzione, sul mezzo, è attirata dallo sguardo di un ragazzo che sembra
osservarmi con una particolare attenzione….penso di essere spettinata o altrimenti di avere il volto macchiato dal
color nero del
kajal (matita per gli occhi), ma poi, la calca di persone che preme dentro il
mezzo di trasporto,
distoglie quei pensieri dell’attimo, riportandomi alla realtà di una probabile
interrogazione che forse non avrebbe dato risultati positivi.
Il tempo
trascorre velocemente, e sempre più spesso intravedo, quel tipo sul tram, che
inizia a essermi
simpatico anche perché i nostri occhi si
incrociano costantemente, rivelando un senso di interesse
reciproco.
Come tutti
gli adolescenti inizio a fare castelli in aria sperando in una bella storia
d’amore….ma improvvisamente,
per qualche giorno non riesco a godere
della sua presenza, alla solita ora del mattino.
Forse avrà cambiato orario, penso fra me, oppure non vorrà incontrarmi,
altrimenti avrà l’influenza…..tutte
queste domande frullano nella mia testolina da adolescente, ma non so proprio ove
andare a parare con la mente.
Dopo un po’
di tempo lo rivedo, un po’ malconcio, così mi avvicino per chiedere cosa gli
sia successo e
lui mi racconta di aver avuto un diverbio con un coetaneo e la cosa è finita “a
botte”….
Mi permetto,
molto timidamente, di carezzargli la mano, come per consolarlo e i suoi occhi, in
quell’istante si accendono di colori infiniti…
Ha una
bellissima voce ed è anche molto
gentile. Mi chiede di vederci, qualche volta, per .gustare un cioccolato
caldo insieme e naturalmente, mi sento strafelice di poterlo incontrare.
Ci fermiamo,
talvolta, al baretto di un famoso parco di quartiere, così, chiacchierando,
scopriamo di abitare nello stesso stabile…ma stranamente non ci siamo mai
incontrati! La vita è proprio strana
a volte… ma
non finisco mai d’osservarlo perché subisco il suo sensazionale fascino.
Quel
cioccolato caldo, di cui parlavo, ha un
particolare aroma e nell’assaporarne la dolcezza e il calore, le punte
delle nostre scarpe si toccano e quelle di lui salgono leggermente sulle mie
gambe….sono emozionatissima e le gote si
arrossano!
Mi dice che
quando mi ha visto la prima volta, la sua attenzione è stata attirata dai miei
doppi guanti e
dall’idea che ero una creatura particolarmente freddolosa; poi aveva fissato
nel pensiero
il mio viso
rotondetto con la bocca a cuore e non riusciva più a pensare ad altro.
Lui
frequenta un altro tipo di scuola e spesso lo trovo all’uscita del mio
istituto, così approfittiamo dell’occasione per fare dei programmi ludici, da
realizzare al fuori degli orari di studio..
Di nascosto
compriamo le sigarette sciolte nelle bustine e fumiamo all’insaputa di tutti,
dandoci un tono da
persone adulte e masticando caramelle dolcissime per allontanare dalla bocca
l’odore del tabacco.
Talvolta ci
piace marinare la scuola, rifugiandoci in qualche verde villa con dei preziosi e indimenticabili momenti
d’amore…..
In un giorno
molto piovoso, quando siamo stati
costretti a ripararci dentro un portone, il mio fidanzatino
tira fuori un pacchetto con la carta argentata… è un 14 febbraio lontanissimo,ricordo di
essere assai emozionata. La sorpresa è
grandissima quando scopro che si tratta di una fedina di brillantini.
L’ho abbraccio forte, ho le lacrime agli occhi dalla contentezza.
Quella”
vera” ha un enorme valore simbolico, dà un profondo significato a una storia
sentimentale che dura da
un tempo memorabile, infatti lo considero un anello davvero speciale.
Ancora
oggi, indosso giornalmente il fatidico gioiello, badando bene che sia
sempre lucente come il
sentimento profondo che mi lega al mio compagno di vita.
Silvia De
Angelis tutti i diritti riservati ottobre 2016
Bellissima storia d'amore, non so se romanzata, da raccontare per deliziare il lettore o sia autobiografica, in questo caso ancora più bella perché vera che mette in luce le emozioni provate ed ancora alberganti nell'anima e nel cuore che si affacciano nei ricordi che il tempo ha tenuto intatti adagiati nella loro culla di dolcezza. Che dire: ho apprezzato moltissimo questa storia, pregna di un amore pulito e dolce che, dalla lettura credo di aver capito che ha avuto una magnifica e splendente evoluzione. Molto apprezzata!
RispondiEliminaCorrisponde alla realtà e prosegue a tutt'oggi.Un abbraccio poetessa
EliminaLinda, terna, doce como o amor que uniu os dois namorados e que juntos estão há tantos anos passados.E tudo começou num 14 de fevereiro! Que lindo! Nós aqui também usamos essa aliança e já casados há 50 anos! ADOREI! beijos, chica
RispondiEliminaCiao Silvia ,un racconto bellissimo che mi ha portato con i ricordi alla mia lontanissima gioventù.Anche io comperavo le sigarette in bustina ,anche se non mi è mai piaciuto fumare.
RispondiEliminaUn caro saluto
fulvio
Qué bonita historia de amor… Ese que perdura y memora cada latido alimentando piel y alma… Un bonito viaje a esos instantes vividos y sentidos.
RispondiEliminaUn placer leerte, querida Silvia.
Abrazo grande, y feliz semana 💙
Muy bonita historia, me has hecho acordarme de mis años jóvenes que tenía sabañones por el frío de aquellos años.
RispondiEliminaUn abrazo
Quando la realtà batte la più romantica e fervida fantasia.
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