In quelle giornate no, quando tutto sembra volgersi al contrario delle nostre migliori aspirazioni, fatichiamo enormemente “a carburare” ed ad assolvere tutti i compiti della giornata, che ci paiono immensi e infiniti. Occasione pesante, in cui ogni minimo rumore ci disturba, ed aumenta il malessere interiore, che bussa insistentemente alla porta del nostro udito, desideroso di tuffarsi in un mare di silenzio. Non riusciamo a dar rilievo alle cose belle del contorno, visibilmente sbiadito e fuori della nostra portata mentale….fissiamo l’attenzione su “quel che” inaccettabile e non sostituibile, al momento, che ci trasmette un profondo disagio. La distrazione in parte ci risolleva, ma quel tarlo insistente, si riaffaccia, come il volo concentrico d’una zanzara prossima a pungere….ed è così, punge quel pensiero, togliendoci ogni fantasia creativa, che potrebbe far volgere in modo divertente le ore del giorno. Sembrerebbe complicato, ma riuscire a dirigere il senno de
Domeniche silenziose, in cui l’esistenza sembra quasi rallentare i suoi ritmi, per coricarsi in una dimensione di “quasi non vita”, saggiando, quelle piccole cose rilassanti, interpreti del patrimonio casalingo. Un buon caffè caldo da gustare con tranquillità, il cui aroma riporta a vacanze lontane, in terre amene, il cui il suono vibrante del mare, riecheggia, insieme a una compagnia intrigante che ha dato colore ai nostri giorni. Il verde di fioriture accese abbarbicate ai lati della finestra, che con la loro essenza ci donano, la giusta energia, per affrontare le ore della giornata inalando una serie di pensieri positivi. E poi il suono talentuoso d’un sassofono, che abbiamo registrato in una sera speciale, per alimentare il senso di quei sogni, che tanto ci fanno stare bene, e contribuiscono ad aumentare i toni del nostro sistema immunitario, a volte in bilico per le complicazioni della vita. Non rispondiamo ne anche al telefono, per non guastare quell’armonia ,