Molte volte ci è capitato di pensare “se potessi tornare indietro…”, già, se ciò fosse possibile, forse avremmo fatto delle scelte diverse, e il nostro cammino, avrebbe avuto, dei risvolti completamente inediti, o forse, del tutto uguali.
Siamo portati, talvolta, a mettere in dubbio, la validità del nostro percorso, soffermandoci col pensiero sulle varie opportunità incontrate nel tempo, e sui nostri comportamenti, che abbiamo cercato di vagliare con molta attenzione, soffermandoci su quanto era meglio per noi.
Naturalmente sulla decisione che abbiamo preso, hanno confluito una molteplicità di eventi : in primis la nostra età, la nostra preparazione scolastica e la nostra specializzazione, nonché la nostra situazione sentimentale del momento. In base all’insieme di questi indotti abbiamo disegnato, una mappa idonea, che ci ha permesso di scegliere, un cammino adatto, alle nostre capacità emotive. In quel momento dopo attente riflessioni, ci siamo sentiti sicuri, quasi al cento per cento, della preferenza che ci ha coinvolto.
Può succedere, comunque, che nel corso degli anni, per svariate motivazioni, la nostra personalità abbia subito dei cambiamenti, e anche il pensiero si sia modificato, portandoci a tornare sui nostri passi e al desiderio di modificare, parte delle scelte antecedenti. Il che ha i suoi lati positivi, perché, nella vita, rimettersi in discussione, e avere dei ripensamenti, si può considerare come un senso di rinascita, che non può che trasmetterci una nuova energia vitale.
Forse, come sostengono in molti, per ognuno di noi esiste già un tracciato esistenziale, che nel suo complesso non può essere modificato, o questa, è solo una diceria da sfatare…in ogni caso penso che niente nel cammino, sia casuale, e ogni circostanza, che ci si presenta, ha una sua motivazione ben precisa, sulla quale porre attente riflessioni.
Le scelte che facciamo di volta, in volta, subiscono l’influenza dell’attimo, che stiamo vivendo e, ragionevolmente, dovremmo cercare di guardare oltre il nostro naso, allargando la panoramica degli esiti al nostro futuro, e conseguentemente facendo capo al nostro migliore benessere.
@Silvia De Angelis 2024