martedì 25 febbraio 2020

MENTE STANCA


Il nostro cervello è sottoposto a una serie di notizie, nell’arco della giornata, e non sempre del tuttopositive. Queste informazioni provengono, sia dal mondo esterno, che dai dintorni del proprio ambiente.

Di certo la nostra mente farà una cernita cercando di distinguere le notizie più urgenti, alle quali bisogna provvedere in un tempo breve, e mettendo  da parte, per modo di dire, quelle che considererà rimandabili e meno degne di un’attenzione subitanea.

Non ci siamo mai chiesti, in realtà, quanto il bombardamento di comunicazioni che riceviamo, sia cospicuo e, in un certo senso disordinato. Infatti il nostro io dovrà effettuare un certo assetto dell’attimo, cercando di dare la precedenza a quegli interventi, per cui occorre la nostra veloce presenza, e “riassemblare” gli altri, per cui anche un tempo non precoce sarà giusto per ottemperare all’evento che si presenta.

Naturalmente non abbiamo tutti lo stesso tipo di atteggiamento in queste occasioni della vita. Infatti le persone ansiose, e dinamiche, si metteranno subito in movimento, con adeguati ragionamenti, per dar

corso ad azioni mirate nel significato e nell’intervallo d’agire, mentre gli individui più calmi e superficiali si prenderanno del tempo, e nella maggior parte dei casi, si muoveranno nel termine ultimo dell’episodio.

Un altro discorso vale per l’apprendimento di notizie d’attualità, più o meno gravi, per le quali l’attenzione si fa forte, per un certo periodo, poi quando la mente non ne può più, di incamerare fatti negativi, di

qualsiasi genere, cerca di isolarsi o di cambiare argomento, per difendere quel lato interiore di positività, o buona speranza, che in molte circostanze, sa consigliare nel modo migliore.
@Silvia De Angelis 2020


sabato 22 febbraio 2020

QUOTIDIANO



Nelle andature del quotidiano esistono varie velocità:  quella serena e calma che ci permette di essere  riflessivi in ogni nostra azione, portandola a termine nel migliore dei modi e quella veloce, che spesso per abitudine, ci allontana assai dalla logica d'un contenuto coerente. Eppure spessissimo si compiono  mosse automatiche, lontane dal ragionamento, che hanno come finale un effetto del tutto scontato, capace  di privarci della nostra creatività.
La creatività è un dono prezioso, che ci permette in ogni azione della nostra vita, di imprimerle un carattere personalizzato e originale.
L'inventiva dà un notevole valore a quanto realizziamo nell'arco della nostra giornata...anche alle piccole cose, che assumeranno un'impronta diversa  e ci faranno riflettere sul valore di ogni elemento che l'esistenza sa offrirci.
Mai rilassarsi, ma cercare sempre nuovi spunti e accresciute vitalità, per rendere ogni attimo del giorno  portatore di nuova consapevolezza, indispensabile in un percorso del quale ignoriamo la durata per ognuno  di noi....

@Silvia De Angelis 2013


mercoledì 19 febbraio 2020

A M O R E

AMORE0000
Amore, una parola breve dal significato immenso…infatti ci muoviamo nell’essenza totale di questo virtuosismo di vita, che sa donare un nobile senso alle nostre azioni, rendendole positive e rivolte a un fine universale d’armonia e benessere.
Saper amare, sin da profondo, ogni cosa che ci circonda, dando ad essa una elevata valutazione,  significa essere consapevoli di un progetto d’esistenza grandioso, aumentando così l’ottica delle proprie vedute e provando un senso di gioia senza eguali  per la natura in genere e i suoi esseri.
L’aura che circonda la nostra persona, nutrendoci di questa pulsione, sarà davvero luminosa, perché l’energia d’amore sa irradiare il nostro stato di completa solarità….

Anche nei momenti oscuri, bisognerebbe coltivare ogni forma di questo sentimento, perché esso rappresenta una forza incommensurabile e unica, capace di rasserenare  quel buio opprimente del profondo, che incombe, e sembra rendere inutile ogni respiro di vita…
Nutriamoci d’amore, e facciamolo nostro, lasciando a coloro lontani da questo ideale, qualche effimero intento al di fuori delle rime, per poi compiangere la superfluità del loro operato,  prigioniero in un’anima inutile…..
@Silvia De angelis

domenica 16 febbraio 2020

ECCO IL NUOVO ANNO




Fingiamo di non renderci conto che il nuovo anno è il proseguimento di quello finito, illudendoci che “l’era nuova”, forse….ci riserverà qualche diverso trionfo, o forse una inaspettata innovazione in grado di donarci la felicità….
Quanto amiamo sognare o forgiarci di incredibili illusioni dell’attimo….siamo sempre alla ricerca di gratificazioni o doni estremamente positivi. Ma lei, la vita, non è dello stesso parere e ci tiene sempre, sul filo della corda, facendoci sospirare a lungo per ogni nostro desiderio.
Del resto se così non fosse e ogni attributo, che rincorriamo, apparisse di semplice raggiungimento, ci annoieremmo tantissimo, e saremmo privati del tutto di quella forte caparbietà, ed energia, che ci spingono a lottare per arrivare a mete lontane.
In ogni caso, il trentun dicembre di ogni anno, si brinda e  si fa una veloce carrellata mentale di tutte quelle cose che vorremmo si avverassero;  nutriamo, quindi, una notevole speranza perché esse si tramutino in veloce realtà, avvalorata anche da un abbigliamento intimo “rosso fuoco”, che rappresenta un buon auspicio per tutte le nostre velleità più segrete.
Insomma è diventato un rito, quasi scaramantico, brindare e sognare che tutti quegli avvenimenti, che “coviamo”,nel di dentro, presto ci siano serviti su un piatto d’argento, alla nostra portata, come uno sgargiante fiorire di nuova primavera.
@Silvia De Angelis

giovedì 13 febbraio 2020

NELLA COLLETTIVITA'




E’ assai difficile muoversi con disinvoltura nella collettività, ove spesso si viene fraintesi, o non compresi del tutto, nel significato di quanto vorremmo esprimere nella circostanza.
Gli individui, in genere, sono sempre disposti, mentalmente, a  soffermarsi sul lato peggiore delle cose e dei ragionamenti. Ma credo questo sia dovuto alle continue difficoltà della vita e a quanto di negativo e doloroso, spesso accada, nella realtà che ci circonda.
Siamo costretti pertanto,a misurare le nostre parole, e a cercare di insistere, con decisione su quanto intenderemmo dire, esattamente, col nostro sermone dell’occasione.
In ogni caso la gente, mentre discorriamo, ci segue con un’attenzione particolare, mettendoci quasi a disagio e costringendoci a puntualizzare, di tanto in tanto, sulle nostre affermazioni.
Che noia... alla fine si perde quella spontaneità e anche il filo del pensiero, che deve essere continuamente rimbrottato, e smussato, per dargli la giusta mossa e non pericolose deviazioni che potrebbero far scaturire malintesi disdicevoli.
Ma poi alla fine, possibile si debba sempre rendere conto alla lettera dei nostri intendimenti al prossimo? Sembrerebbe proprio di si….per non trovarsi in una futura occasione, importante e che ci riguardi da vicino, in un divieto che potrebbe compromettere il nostro benessere di vita.
@Silvia De Angelis

PAUSA ESTIVA

BLOG IN PAUSA ESTIVA buone vacanze a tutti