CASA VUOTA
Quando si deve svuotare l’appartamento dei propri genitori, ci si arma di pazienza e di “cura particolare”per non lasciar sfuggire l’attenzione su qualche monumento del passato, che possa racchiudere rare sfumature e tracce indimenticabili di stagioni andate…quelle vissute insieme ai propri cari, o pregnate di momenti indelebili nella costruzione della personalità.
Il mobilio vissuto e
anticato, nel legno sbiadito, non nasconde le tracce del tempo e gli oggetti
consapevoli di legami passati,mantengono
un fascino esclusivo, che trapela silenzioso, nello sguardo ammansito da antiche parole
…riaffiorano immancabilmente, come un eco di sottofondo d’un Natale gelido,
scaldato dalla presenza
paterna, indaffaratissima nell’addobbare elegantemente l’abete dell’occasione.
Era quasi un rito ornare
l’albero e porre una peculiare attenzione alla cura degli addobbi fragili e coloratissimi.
Quello sguardo attento
e penetrante non si dimentica, severo al tempo stesso, nell’osservare i mei movimenti
collaborativi, nella stesura d’un momento festaiolo, da vivere in un’atmosfera
di gran calore.
La stanza da lavoro di
mia madre, ove soleva trascorrere svariati momenti della giornata sembra ancora far trapelare l’odore
della sua persona, così dolce e inconfondibile…in un angolo ha conservato la
mia bambola preferita. Sciarpe di lana variopinte e maglioni, che pazientemente
ha sferruzzato, giacciono da una parte, insieme alle sue poesie in lingua
francese e a tante carabattole inutili, che da solerte conservatrice ha messo
da parte.
L’attenzione, ora, si sposta su un malloppo sostanzioso….contiene
foto ingiallite in bianco e nero, ove s’intrecciano momenti importanti
di vita, condivisi da una famiglia agli albori, piena di aspettative per il futuro; evolveranno
con una rapidità incredibile, segnando di eventi fondamentali il tracciato di
ogni componente il nucleo……ognuno si dirigerà per quella strada
bianca, che ha scelto con le certezze di un’escalation positiva, su cui fissare
punti di riferimento, che rappresenteranno il fulcro di azioni conseguenti l’un
l’altra.
Quanti oggetti
significativi….ciascuno fa rivivere flash racchiusi nei pertugi della mente,
sempre pronta a riproporli negli attimi più impensati; si rivaluta la dolcezza e il calore umano che solo la
famiglia è in grado di trasmettere con un trasporto emotivo senza eguali.
La coscienza trasvola
l’attimo e si dirige in una dimensione lontana, oltre il respiro…si sente quasi
osservata e accarezzata da un
alito di calore…ma forse è soltanto suggestione….oppure angeli cari sfiorano
quegli unici attimi d’assonanze e di vissuto sfiorito….una lacrima di
commozione, inevitabile, fa si che si riaffaccino alla mente intense immagini sfocate di eventi
rilevanti …col loro contributo fanno si che persone fondamentali siano sempre
presenti nel nostro profondo, donandoci il loro apporto affettivo, ogni qual
qual volta ne avessimo bisogno
@Silvia De Angelis
Uno stato d'animo davvero doloroso, quello di rivivere, in una dimensione del tutto diversa,la "casa natìa"
RispondiEliminaUn abbraccio, Silvia, Eleonora
Di errori se ne fanno tanti ed io commesso uno dei più grandi, non ho più nessun oggetto dei miei genitori, è una cosa tremenda, non posso che vagare con la memoria a tutte le cose alle quali ero affezionata che mi riportano ai momenti meravigliosi vissuti in famiglia. Però li porto sempre nel mio cuore, mai dimenticherò l'amore infinito che mi hanno dato. Un abbraccio e buon w.e. Rosa
RispondiEliminaMomento doloroso e triste liberare le case dei genitori infatti, si rivivono momenti passati con nostalgia, le foto diventano oggetto di particolare attenzione, documenti di vita vissuta felicemente, anche gli oggetti raccontano le loro storie ci tengono compagnia, ciao grazie bacioni a presto .))
RispondiEliminaLuisa Alessandri Il Cuore soffre quando si deve svuotare una casa appartenuta ai propri cari e all'infanzia. Rimbombano momenti trascorsi in famiglia. Ci sono tante foto e soprammobili a rinverdire gioie e anche dolori. Una stupenda Poesia, per me, è Poesia, la Poetessa ha lasciato parole che sono da condividere, tutti abbiamo un vissuto che non si cancellerà mai. Brava
RispondiEliminaS'accende un dolore nel dover parlare di questo argomento perché vengono alla mente ricordi dolorosi del prima e del dopo. Certamente, ho conservato, gelosamente, tutto ciò che è importante affettivamente per me ma di molte cose ho dovuto disfarmene in quanto non potevo tenerle per mancanza di spazio, quindi ho regalato tutto a gente estranea, anche delle cose che mi han fatto male dare via così. Ma la vita ci costringe, spesso, a dover agire anche contro la nostra volontà. Un caro saluto di buona serata, Silvia!
RispondiEliminaMarco Rickler Davvero molto bella....... Complimenti !!!!!
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