A volte il nostro
cervello ci gioca degli scherzi incredibili e noi, allibiti per quanto è
successo, ci sforziamo di dare una
spiegazione logica ,e il più possibile razionale, a quanto la nostra mente è stata capace di
proporci.
Infatti, ad esempio, in
un momento qualsiasi, mentre rispondiamo al telefono, chissà perché, ci capita di pronunciare il
nome di una persona del tutto fuori discussione e di gran lunga lontana,
mettendo a repentaglio il rapporto valido con il nostro lui del momento….non
rimane altro, allora, che inventare una storia arzigogolata per giustificare,
quella banale e stonata uscita, che ci è venuta nel momento sbagliato, cercando
di riparare “con delle toppe
presentabili” al danno fatto.
Secondo me il cervello
congloba in sé miliardi di dati e in un attimo, in cui siamo distratti o in
tensione, per un motivo qualsiasi,
tira fuori l’opzione errata, mettendoci in seria difficoltà.
Essere sempre presenti a
sé stessi, è una cosa di fondamentale importanza, e imparare anche a gestire un tipo di dialettica
impersonale ,utilissima, quando ci capita di parlare meccanicamente, rischiando di far uscire parole non
del tutto idonee all’occasione del momento.
Infatti nei dintorni
delle nostre tempie girovagano una serie di dati, che distrattamente non
riusciamo a controllare, e pronti
ad uscire, in quell’attimo, di nostra non presenza efficiente e allora
rischiamo
di inguaiarci sul
serio…..
@Silvia De Angelis 2013