Ogni persona che frequentiamo, con cui parliamo, ha un
carattere diverso e dei punti di vista, del tutto personali, che dipendono da
tantissime motivazioni.
Fra queste, si possono citare l’ambiente in cui questo
individuo è vissuto e si è formato giorno per giorno, la sua cultura, le
sue esperienze e la benevolenza della vita (cosa da non sottovalutare,
nella matrice d’esistenza).
Già perché il cammino, non ha le medesime andature per
tutti….alcuni, fortunati, hanno delle buone prerogative per dei passi semplici, altri,
viceversa sono costretti a “delle virate paurose”, in prossimità di calamità frequenti….(chi crede
alla reincarnazione pensa che costui
sia punito per i suoi “malfatti” della vita precedente!)
Comunque visto che, in linea di massima, ognuno di noi
propone dei pensieri e delle osservazioni mentali variegate, siamo costretti ad un linguaggio
sempre calibrato, a seconda di chi abbiamo davanti.
Non si tratta di falsità, ma certamente d’una misura cautelare,nell’ambito d’un argomento per non trovarsi a
dover affrontare polemiche o motivazioni del tutto discordanti, con una
persona con la quale si può avere un rapporto armonioso.
Non amo le maschere, ma credo che, in determinate
situazioni, sia davvero necessario, dover indossare quella dell’attimo, per non trovarsi in un
orizzonte oscuro, dal quale sarebbe poi difficile fuggire…
@Silvia De Angelis 2018