mercoledì 27 dicembre 2023

N O T I Z I E

 

Siamo continuamente bersagliati da notizie devastanti, che influiscono negativamente sulla nostra psiche, bisognosa invece di essere tranquillizzata e rassicurata, nel complicato percorso della vita quotidiana.

Trovo che si esageri, nel dare un rilievo estremamente dettagliato ad eventi molto cruenti, con immagini impressionanti, che si fissano nella mente, per poi ripresentarsi in attimi di fragilità emotiva.

Purtroppo il mondo è continuamente flagellato da manifestazioni di violenza come guerre, omicidi, stupri e tutta una serie di forti condizionamenti psicologici, che minano l’iter che si deve affrontare quotidianamente.

I giornalisti, per aumentare il numero delle letture, caricano ulteriormente i loro articoli, colorando i fatti che accadono, con rappresentazioni esasperanti, d’una realtà già di per sé molto grave.

I programmi dedicano giornate intere ad episodi violenti, entrando anche nella privacy di molte persone, che gradirebbero il silenzio, in un momento particolarmente doloroso.

Eppure questo è l’andare del quotidiano odierno, stimolato anche dai progrediti mezzi di comunicazione, che, in tempi brevi, aggiornano sugli episodi variegati che vive il globo, di qualsiasi natura, essi siano.

Moltissimi anni fa il telegiornale era più soft, o forse “i fatti” erano meno a conoscenza dei media, che riportavano notizie meno dettagliate, giornalmente.

Il mondo sembra davvero incattivito, predisposto a un ricorso violento, nei settori più inimmaginabili della vita, e questo forse perché, si è progrediti troppo velocemente, e si è messa da parte la  solidarietà di tempi remoti, senza dimenticare, comunque, le atrocità di guerre degli ultimi cento anni.

Speriamo tutti che questo sia un periodo di transizione, e che la razionalità, e il buon senso, facciano strada nel cuore di tutti per un futuro migliore, all’insegna della pace e del benessere per tutti i popoli.

@Silvia De Angelis 2023


martedì 19 dicembre 2023

SOFFI D'ANSIA

 


Siamo diventati tutti ansiosi, o la maggior parte di noi, lo sono.

Probabilmente ciò dipende anche dall’avvenuto velocizzarsi della vita, e dagli innumerevoli imput quotidiani cui il nostro cervello deve far fronte.

Comunque esistono ancora persone calme, e flemmatiche, che hanno dei tempi d’azione lenti, e diversi dalla maggior parte degli esseri viventi. (beati loro!)

L’ansia purtroppo influisce negativamente sul nostro organismo stressandolo a dismisura, e talvolta lasciando somatizzare, la tensione, su un peculiare punto del corpo, rendendolo dolorante.

Effettivamente, non è semplice star dietro ad ogni cosa della vita; credo che anche un computer avrebbe difficoltà, nel memorizzare tutto, e seguire attentamente l’evoluzione “d’un dato”.

Anni fa l’esistenza aveva un andamento più tranquillo, e meno tecnologico, ed erano validi, dei tempi prolungati, per portare a termine qualsiasi incombenza.

E’ molto diffusa l’abitudine di andare sempre di corsa e fare anche le cose, con una certa velocità, come se fosse una “diminutio”, agire con tranquillità, nell’intraprendere le varie azioni.

Non tutti riusciamo a rilassare mente e corpo, forse perché scivolati in un ritmo vitale pressante, quindi diventa quasi una necessità, seguire quel percorso, sbagliatissimo, del resto.

Respirare profondamente, sdraiarsi su una comoda poltrona, ascoltando una bella musica soft, lasciare da parte pensieri, e preoccupazioni, ritrovando la parte migliore di sé stessi. Sarebbe necessario fare questa operazione giornalmente, per permettere al nostro meccanismo corporeo, di recuperare la stanchezza fisica, e mentale, e riprendere un iter quanto meno “più equilibrato”.

E’ anche molto importante cercare di sdrammatizzare, le varie situazioni che a vita ci presenta, cercando il più possibile, di tirar fuori,  “un pizzico di ironia”, che aiuti a diminuire l’entità della problematica, o del contrattempo che ci ha colti di sorpresa.

Sembra tutto molto semplice, e realizzabile a parole, ma nella realtà ci troviamo spesso invischiati, in un marasma di complicazioni, che ci fanno davvero sragionare…allora facciamo uscire quella parte improvvisata e inaspettata di noi che ci faccia decollare oltre le “carambole del quotidiano”….

@Silvia De Angelis 2023

sabato 9 dicembre 2023

FATE NELL'IMMAGINARIO

 


Nelle pagine del buio s’appressano irrequiete fate , addentrandosi

in quell’immaginoso nascosto e creativo, al sapore d’onirico, che sa

presagire, in parte, eventi fuori dell’usuale, stupendo le nostre tempie

concentrate nei solchi del giorno, da percorrere principalmente

col pensiero….

Fate eteree, dolcissime nel proferire parole fluttuanti, che si imprimono

nel nostro inconscio, lasciandovi un’impronta…forse sbiadita, ma che

riprende il suo nitido colore in fasi particolari del nostro giorno.

Siamo costretti allora ad avere dei ripensamenti, sulle nostre decisioni,

influenzati da quanto le magiche donzelle ci hanno narrato in

sogno….e piccole utopie e idee abbozzate prendono improvvisamente

vita, come trasferite da una realtà antecedente, che le ha preannunciate.

Le fate sono affascinanti e il suono della loro voce è avvincente e

positivo, e non appena ricordiamo il loro volto, un guizzo di euforia

si fa strada in noi, donandoci sicurezza in quell’universo sconfinato

della nostra vita, che non fa altro che sbalordirci per le sue meraviglie.

 

@Silvia De Angelis 

 

sabato 2 dicembre 2023

NONNA FRANCESCA

 


E’ tardissimo e Pamela, si strucca velocemente, per poi tuffarsi a letto, dopo una giornata pesante. Immersa nel cuscino, intravede sfocate immagini ipnagogiche, prima di piombare in un sonno profondo.

Ora fa le scale di corsa, per raggiungere l’abitazione di nonna Francesca (nella sua casa non c’è ascensore) e quel tragitto sembra davvero lunghissimo e senza fine.

Non occorre suonare il campanello, la porta è aperta e Francesca è di spalle….Pamela la chiama, ed ella si volta di scatto, col volto scarmigliato e un’espressione terrificante, che sembra proporre auspici molto cattivi alla nipote.

La ragazza si sveglia di scatto, col fiatone, e cerca di calmarsi ingerendo una camomilla calda.Pensa di essere molto stanca, e di aver bisogno di qualche giorno di riposo.

Riprende l’attività del quotidiano, nella rivista in cui lavora, e quando entra, nessuno risponde al suo saluto, cosa davvero insolita, ma cerca di non dare importanza alla cosa.

Nel frattempo apre la scrivania, per riprendere le bozze d’un articolo su cui stava lavorando, ma non riesce a trovarle. Chiede in giro se qualcuno, per errore, si è impossessato delle sue annotazioni, ma le sue parole cadono nel vuoto più assoluto.

L’ambiente lavorativo di sempre, sembra ignorarla del tutto, come se non fosse mai esistita, e non riesce a entrare nel suo pc, né a ricostruire tutto il suo passato iter produttivo.

La cosa va avanti giorni, e mesi, e Pamela va fuori di testa del tutto. Non riesce più a pensare, a connettere ha mal di testa, mal di stomaco e soprattutto feroci attacchi di panico.

Non  trova conforto ne anche nelle parole dolci di sua madre, che non sa più come aiutare sua figlia.

La ragazza si rivolge ad uno psichiatra, che vista la situazione le consiglia degli psicofarmaci. Ciò nonostante, gli attacchi di panico, si fanno sempre più frequenti, e la donna inizia addirittura a sragionare.

Dopo svariato tempo, e con molta buona volontà, anche se ha ancora molta strada da fare, per tornare in forma, la nostra protagonista, riprende il lavoro.

La collega di stanza la osserva sospettosamente e Pamela le chiede, se dietro la sparizione delle sue bozze e l’atteggiamento assurdo di tutti nei suoi confronti, ci sia magari il “suo zampino” . Anna (questo è il nome della vicina di tavolo) le dice : si ho architettato tutto io, ma ora dimostralo se sei capace! Cosa del tutto impossibile, naturalmente!

Pamela è sbigottita, e con grande dispiacere comprende, che la collega le ha fatto molto del male per gelosia nei suoi confronti.

Col pensiero ritorna,  al sogno premonitore che ha fatto,  fermando la mente sulla nonna scompigliata che, probabilmente, cercava di avvertirla, per quanto stava per accadere alla nipote.

Mai ignorare il senso di alcune visioni notturne, che a volte rappresentano la grande sensibilità del nostro inconscio, capace addirittura di essere premonitore di alcune vicissitudini che stiamo per vivere…

@Silvia De Angelis 2023

PAUSA ESTIVA

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