N O T I Z I E
Trovo che si esageri, nel dare un rilievo estremamente dettagliato ad eventi molto cruenti, con immagini impressionanti, che si fissano nella mente, per poi ripresentarsi in attimi di fragilità emotiva.
Purtroppo il mondo è continuamente flagellato da
manifestazioni di violenza come guerre, omicidi, stupri e tutta una serie di
forti condizionamenti psicologici, che minano l’iter che si deve affrontare quotidianamente.
I giornalisti, per aumentare il numero delle letture, caricano ulteriormente i loro articoli, colorando i fatti che accadono, con rappresentazioni esasperanti, d’una realtà già di per sé molto grave.
I programmi dedicano giornate intere ad episodi violenti, entrando anche nella privacy di molte persone, che gradirebbero il silenzio, in un momento particolarmente doloroso.
Eppure questo è l’andare del quotidiano odierno,
stimolato anche dai progrediti mezzi di comunicazione, che, in tempi brevi,
aggiornano sugli episodi variegati che vive il globo, di qualsiasi natura, essi
siano.
Moltissimi anni fa il telegiornale era più soft, o forse “i fatti” erano meno a conoscenza dei media, che riportavano notizie meno dettagliate, giornalmente.
Il mondo sembra davvero incattivito, predisposto a un ricorso violento, nei settori più inimmaginabili della vita, e questo forse perché, si è progrediti troppo velocemente, e si è messa da parte la solidarietà di tempi remoti, senza dimenticare, comunque, le atrocità di guerre degli ultimi cento anni.
Speriamo tutti che questo sia un periodo di transizione, e che la razionalità, e il buon senso, facciano strada nel cuore di tutti per un futuro migliore, all’insegna della pace e del benessere per tutti i popoli.
@Silvia De Angelis 2023
Flavio Almerighi
RispondiEliminaFondamentalmente nell'animo umano alberga a latenza una certa morbosità. Anche l'uso del linguaggio da parte di chi da la notizia aumenta la morbosità in chi la riceve. Pensiamo a termini come "incaprettamento" "mattanza" e quant'altro. Questo produce sicuramente danno morale.
Marco Galvagni
RispondiEliminaProsa molto bella ben articolata in cui dimostri di essere allo stesso livello delle tue splendide poesie. Sei costantemente in crescita. Complimenti, cara amica Silvia.
Ringrazio gli autori dei graditi commenti
RispondiEliminada facebook :
RispondiEliminaPino Tota
Giuste parole di una analisi centrata e molto bene esposta. Purtroppo ho molti dubbi sul buon senso dell'uomo preda delle sue ambizioni di potere incattiivito dall'odio atavico e incontrollabile.
Carmen Di Lorenzo
Come non essere d’accordo.
Il progresso trascina con sé il buono e cattivo, il bello e il brutto, il bene e il male, il giusto e l’ingiusto.
Sta a noi saper scegliere come difendere la poca e preziosa serenità che riusciamo a salvare dal ruggito cattivo del malessere.
Maria Virginia Romano
RispondiEliminaHo letto con molto interesse, ed è così cara Silvia. Siamo tempestati di cattive notizie e siamo manipolati da un sistema che ci vuole moralmente depressi. Ho imparato a fare a meno di seguire i programmi che mi indispongono e che riflettono il malessere in famiglia. Non è mancanza di sensibilità la mia, ma salvaguardo il mio buonsenso. Grazie Silvia, una buona serata.