NONNA FRANCESCA

 


E’ tardissimo e Pamela, si strucca velocemente, per poi tuffarsi a letto, dopo una giornata pesante. Immersa nel cuscino, intravede sfocate immagini ipnagogiche, prima di piombare in un sonno profondo.

Ora fa le scale di corsa, per raggiungere l’abitazione di nonna Francesca (nella sua casa non c’è ascensore) e quel tragitto sembra davvero lunghissimo e senza fine.

Non occorre suonare il campanello, la porta è aperta e Francesca è di spalle….Pamela la chiama, ed ella si volta di scatto, col volto scarmigliato e un’espressione terrificante, che sembra proporre auspici molto cattivi alla nipote.

La ragazza si sveglia di scatto, col fiatone, e cerca di calmarsi ingerendo una camomilla calda.Pensa di essere molto stanca, e di aver bisogno di qualche giorno di riposo.

Riprende l’attività del quotidiano, nella rivista in cui lavora, e quando entra, nessuno risponde al suo saluto, cosa davvero insolita, ma cerca di non dare importanza alla cosa.

Nel frattempo apre la scrivania, per riprendere le bozze d’un articolo su cui stava lavorando, ma non riesce a trovarle. Chiede in giro se qualcuno, per errore, si è impossessato delle sue annotazioni, ma le sue parole cadono nel vuoto più assoluto.

L’ambiente lavorativo di sempre, sembra ignorarla del tutto, come se non fosse mai esistita, e non riesce a entrare nel suo pc, né a ricostruire tutto il suo passato iter produttivo.

La cosa va avanti giorni, e mesi, e Pamela va fuori di testa del tutto. Non riesce più a pensare, a connettere ha mal di testa, mal di stomaco e soprattutto feroci attacchi di panico.

Non  trova conforto ne anche nelle parole dolci di sua madre, che non sa più come aiutare sua figlia.

La ragazza si rivolge ad uno psichiatra, che vista la situazione le consiglia degli psicofarmaci. Ciò nonostante, gli attacchi di panico, si fanno sempre più frequenti, e la donna inizia addirittura a sragionare.

Dopo svariato tempo, e con molta buona volontà, anche se ha ancora molta strada da fare, per tornare in forma, la nostra protagonista, riprende il lavoro.

La collega di stanza la osserva sospettosamente e Pamela le chiede, se dietro la sparizione delle sue bozze e l’atteggiamento assurdo di tutti nei suoi confronti, ci sia magari il “suo zampino” . Anna (questo è il nome della vicina di tavolo) le dice : si ho architettato tutto io, ma ora dimostralo se sei capace! Cosa del tutto impossibile, naturalmente!

Pamela è sbigottita, e con grande dispiacere comprende, che la collega le ha fatto molto del male per gelosia nei suoi confronti.

Col pensiero ritorna,  al sogno premonitore che ha fatto,  fermando la mente sulla nonna scompigliata che, probabilmente, cercava di avvertirla, per quanto stava per accadere alla nipote.

Mai ignorare il senso di alcune visioni notturne, che a volte rappresentano la grande sensibilità del nostro inconscio, capace addirittura di essere premonitore di alcune vicissitudini che stiamo per vivere…

@Silvia De Angelis 2023

Commenti

  1. Me gusto leerte.
    Es cierto que todos nuestros sueños tiene algo de realidad y el subconsciente sabe mucho.
    Te deseo un buen fin de semana.
    Besos y Abrazos

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  2. Grazie di cuore, Campirela, buon fine settimana

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  3. Bruno Amore
    Complimenti vivissimi ... Eccitante.

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