Una
sensibilità spiccata e una visione oltremodo ampliata del percorso di vita, sono
doti che caratterizzano la personalità femminile,dandole la possibilità,
attraverso anche
una genetica fisica di notevole portata, di rendere rilevanti, le mansioni
della memoria,
nel suo arco esistenziale.
Un’attenta
cura nelle manifestazioni che man mano accadono nel viavai del tempo, permettono
alla donna di focalizzarne, con attenzione, il significato, analizzando ogni sfumatura
che si è resa consona ad un evento e che ne ha corredato la struttura, rendendola
assai eloquente nel messaggio mentale.
L’insieme
di quei concetti, strutturati nell’andare delle stagioni, hanno impresso, nell’intelletto
femmineo, transiti essenziali che lascerebbero individuare l’atteggiamento più
razionale da seguire, a seconda dell’impatto che hanno posato, in lei, i
ricordi vissuti.
Reminiscenze
sfocate, o precise, di avvenimenti che in qualche modo hanno segnato una
tappa nell’immaginoso, rendendola suscettibile alla sua registrazione, e in quel
caso,l’esperienza acquisita, permetta all’indole, d’affrontare il fatto con una
dinamica più
positiva e vantaggiosa per l’ego.
L’ego
femminile, infatti, è in grado di iscrivere, con particolare cura, i fatti salienti
della vita,
soprattutto quelli inerenti la sfera emotiva, assai accentuata, probabilmente
perché compito
della donna è di essere, fra l’altro,
una madre attenta alle esigenze più peculiari
della
sua prole.
Inoltre
ella vive il sentimento d’amore in modo totalitario, carente d’egoismo, per cui
nel suo
limbo ideale questo trasporto di
sentimento, spiccato, si articola nelle forme più svariate e
intense.
Anche
la depressione, che talvolta, s’impossessa di menti femminili, si può
considerare una forma
di decadimento della memoria, che ha perso la sua verve e la sua vitalità, mettendo, così,
da parte il ricordo di felici circostanze, che hanno corredato la parabola del
vissuto, per
precipitare
in una dimensione di buio, nella quale è assai complicato ritrovare uno
spiraglio di
luminosità.
Particolare
creatività e disinvoltura nello svolgere contemporaneamente più di una mansione alla
volta, rendono assai efficace l’associazione di idee nella donna, sempre pronta
a rimettersi in discussione nelle contingenze del momento, che si rifanno,
spesso, a ricordanze del passato.
Molte
menti femminili sono dotate di ecletticità, virtù di rilievo, nella quale la
memoria ha un ruolo
essenziale, per la sua capacità di
dettare, in contemporanea, nozioni variegate, celate nei meandri più segreti del
cervello e che permettono all’interessata di sbizzarrirsi in settori artistici, ma
anche in azioni quotidiane, molto diverse tra loro.
Si
può rilevare quindi, la peculiarità e gradevolezza nella scrittura delle donne,
resa davvero consideravole
per quell’assaggio profondo, di apparenze e simboli, accantonati nella ragione
e arricchiti
di quella speciale mimica che sappia donare un effetto imperante al lettore.
Si
può citare, ad esempio, a cento anni dalla sua nascita, la scrittrice e sceneggiatrice Marguerite Dumas, dotata di
personalità inquieta, estrosa ed anticonformista, vissuta nel culto della
libertà, intinta nella scrittura e arte cinematografica, strettamente connesse
tra loro, tanto da identificarsi.
Anche
se è difficile comprendere il concetto di mente, perché racchiude in sé una
serie infinita di
astrazioni, è più semplice raffermare il pensiero di memoria, perché nella sua
crescita permetta di
definire, a linee decise, la sagoma di una personalità e “di più” tutta al femminile…..
@Silvia
De Angelis 2014