Le periferie, espanse in modo esagerato, con costruzioni
infinite, e pochissime strade di collegamento al centro, creano un disagio
notevole allo scorrimento del traffico cittadino.
E’ quasi impossibile, riuscire a raggiungere la
metropolitana, perché il parcheggio vicino è già colmo di autovetture alle sette del mattino
ed i mezzi pubblici, ridotti, passano ad una frequenza diradata.
Morale della favola, si è costretti a fare “vita di
quartiere” senza allontanarsi troppo dall’abitazione, altrimenti si correrebbe il
rischio di rimanere “imbottigliati”
in qualche zona della città, rincasando ad ore
impensabili.
E’ diventata impresa quasi impossibile recarsi in centro,
viste le difficoltà suddette. Ci si rifugia, invece, “nei grandi
contenitori”, detti centri commerciali, che ormai sono come delle piccole città, in cui si trova
di tutto e di più.
Questa situazione è del tutto diversa, dalla vita di Roma
di trenta anni fa, anni in cui, nella capitale si poteva ancora girare
tranquillamente in largo e in lungo, senza limitazioni di sorta.
Credo quindi, che tutta la tecnologia di cui siamo dotati
in quest’epoca serva molto a poco, se poi non si è in grado di poter camminare,
senza problemi ,nelle varie zone della propria città, visitandone le bellezze e
le tradizioni, ricordo di tempi remoti
@Silvia De Angelis 2018