TUTTO CAMBIA

 




Vivere in una grande metropoli è diventato molto difficile. Rumori insopportabili nell’arco della giornata, mettono a seri rischio la salute del nostro udito, senza contare i disagi del grande traffico, che ormai ha raggiunto limiti davvero insostenibili.

Muoversi da un capo all’altro della città richiede una grande pazienza, infatti bisogna preferibilmente scegliere di spostarsi con i mezzi pubblici (naturalmente funzionanti a rilento), perché salire a bordo della propria auto è un’impresa complicatissima, visto che i parcheggi sono quasi inesistenti o, se si è fortunati, si trova qualche rifugio a pagamento.

Infatti la maggior parte della persone, cerca di soddisfare tutte le sue necessità della vita, nel proprio quartiere evitando ulteriori stress, nell’allontanarsi dalla propria abitazione.

Siamo tutti concentrati nei grandi centri urbani, che negli ultimi anni si sono ingranditi a dismisura, principalmente per motivi di lavoro,  o per poter usufruire di servizi sociali più evoluti.

 Si cerca di fare attenzione alle conoscenze, per evitare di trovarsi in situazione incresciose, e inadeguate al proprio modo di essere. Alla fine ci isola, cercando di dare poca confidenza alle persone, e mostrando quel senso di indifferenza verso tutto (che in realtà non corrisponde al pensiero), per sopravvivere.

Fortunatamente in molte città esistono degli interessanti punti di verde, in cui rifugiarsi,  ove cercare di respirare un’aria meno inquinata, e passeggiare tranquillamente in un ambiente fiorito e rilassante.

Molti anni fa era molto più semplice raggiungere il centro storico dell’urbe. Attualmente diventa una vera e propria impresa, e il più delle volte, si rinuncia ad andare, preferendo tappe più semplici da raggiungere.

Di sera lo scenario è tutt’altra cosa : si è immersi in un desolante deserto notturno, ove tutto tace, eccetto qualche miagolio di gatto randagio, in attesa che l’alba d’un giorno nuovo, scateni quel putiferio incredibile ove trovarsi immersi, cercando di muoversi con disinvoltura…

E’ triste dirlo, ma col trascorrere del tempo, molte cose, anche le più semplici, sono diventate complicate, e l’andare di vita si assottiglia molto, cosa che di certo non giova, al nostro benessere quotidiano…

@Silvia De Angelis 2024

Commenti

  1. La vida conforme vamos cumpliendo años nos molesta muchas más cosas que cuando éramos más jóvenes, los ruidos, por ejemplo, el bullicio, a cierta edad queremos tranquilidad y que la armonía sea el reflejo del día a Una buena entrada. Un besote.

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  2. Antonella Ariosto
    Complimenti

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  3. Recensione all'articolo fatta dal blogger Pier Carlo Lava, sul suo blog "Alessandria Today"

    L’articolo inizia sottolineando la complessità crescente della vita nelle metropoli contemporanee, come raccontato da Silvia De Angelis. Nella sua riflessione, la De Angelis descrive un ambiente urbano quasi ostile, dove il caos quotidiano e il rumore costante diventano i nemici silenziosi della serenità e del benessere individuale.

    Il tema del traffico assume una posizione centrale nel testo: le strade intasate, la difficoltà di trovare parcheggio e la lentezza dei trasporti pubblici emergono come sintomi di una città che cresce più in fretta della sua capacità di ospitare i propri abitanti. De Angelis cattura l’essenza di una metropoli che si è espansa oltre i propri limiti, dove ogni spostamento si trasforma in una prova di pazienza.

    Al di là dei disagi pratici, il pezzo affronta anche la dimensione sociale della vita metropolitana. La De Angelis parla di un isolamento forzato, dove le persone diventano indifferenti l’una verso l’altra per sopravvivere nel vortice urbano. Questo ritiro sociale è in netto contrasto con l’idea di città come luoghi di incontro e scambio culturale.

    Tuttavia, non manca un accenno di speranza nel racconto della De Angelis, che ricorda l’esistenza di polmoni verdi all’interno delle città. Questi spazi offrono un rifugio dalla frenesia, consentendo agli individui di ritrovare un contatto con la natura e con se stessi.

    L’articolo si conclude riflettendo sulla trasformazione notturna delle metropoli, che da luoghi caotici di giorno diventano deserti silenziosi di notte, a eccezione dei suoni della fauna urbana che, come noi, si adatta e sopravvive. La De Angelis ci invita a meditare su come, nel tempo, anche gli aspetti più semplici della vita siano diventati complessi e su come questo impatti il nostro vivere quotidiano.

    La visione di Silvia De Angelis sulla metropoli moderna è una testimonianza toccante e profondamente attuale, che richiede una riflessione collettiva sulle sfide delle nostre città e su come possiamo, insieme, lavorare per rendere la vita urbana non solo sostenibile, ma anche piacevole.

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  4. Io non potrei vivere in una grande citta, amo le piccole citta, la vita è migliore.
    Buon inizio settimana.

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  5. Maalesef öyle. Büyük şehirlerde yaşamak bazen yoruyor. 😊

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