CONVERSANDO

 



Dobbiamo valutare, con attenzione, l’importanza di una conversazione attenta a seconda dell’interlocutore con cui stiamo agendo.

Infatti non “si può dire tutto a tutti”, in quanto molto spesso capita di essere fraintesi nell’argomentazione e quindi si rischia di essere sottoposti, oltretutto, a una critica completamente inutile.

Bisognerebbe avere un’approfondita conoscenza delle persone con cui dialoghiamo, cercando di capire i loro punti di vista, e la loro mentalità, che spesso potrebbe essere diversa dalla nostra.

Inoltre è sempre bene non aprirsi troppo, a meno che non si stia parlando, con un’amica fidata e di vecchia data, dalla quale probabilmente non aspettarsi cattiverie.

Con la consapevolezza della vita, siamo tutti portati a conversare il meno possibile, e ad ascoltare di più, così si è quasi certi  di non  incappare in spiacevoli pettegolezzi, in cui purtroppo, debbo dire, molte donne sono espertissime. Infatti scappo quando vedo gruppi di donne impegnate in chiacchiere di vario tipo.

E’ pur vero che ognuno di noi ha una mentalità propria, dovuta a un insieme di fattori che partono dall’infanzia, e si fermano alle ultime esperienze dettate dalla vita, ciò non toglie che il senso della critica sia una modalità fastidiosa, e quindi da evitare, in ogni caso.

Inoltre esistono persone, che durante un colloquio amichevole, fanno delle domande inopportune, oltre che indiscrete, che ci mettono a disagio, e che cercando di cambiare discorso, evitiamo con disinvoltura, oppure giriamo la stessa domanda, a chi ci ascolta, per superare quel fastidioso ostacolo.

Insomma un chiacchierare denso di parole, va sempre misurato, per fare in modo che alcuni particolari della conversazione non ci creino danni in un impensabile futuro, che abbiamo sottovalutato per la nostra innata spontaneità.

@Silvia De Angelis 2024

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