L’ordine è un’organizzazione personale, e soggettiva, che ci permette di muoverci, con disinvoltura, in un contesto di vita che si muove.
Infatti ognuno di noi, ha un modo di coordinarsi nelle proprie cose, e nella giornata, in modo diverso, quello che più si adatta alla personalità.
Esistono individui, che pur non mantenendo un ordine capillare nelle cose, ma al contrario vivendo in un accentuato caos, riescono a programmare, e vivere, giornate consone e fattive.
Credo che l’ordine sia un elemento, soprattutto mentale, dovuto a un’educazione primaria, che ci permette di agire, con conseguenza, nei vari eventi del percorso, tenendo presente, poi, che ognuno lo interpreta a seconda dei propri parametri.
Alcune persone sono maniacali, incasellano ogni cosa
della loro vita, secondo schemi ben precisi, altre vanno controcorrente, senza
una direttiva precisa, mettendo in atto guizzi di fantasia, in ogni momento.
In ogni caso, i risultati sono sempre buoni, perché,
tutti, anche muovendosi, in modo diverso, raggiungono un buon risultato.
Probabilmente, col passare del tempo, ognuno rimodella il
proprio atteggiamento su questo tema, invertendo, in modo efficace, l’eccesso del
proprio modo di fare.
Sono tantissimi gli argomenti in cui prendere in
considerazione il senso dell’ordine : l’ordine sul lavoro, l’ordine della casa,
l’ordine, e la programmazione della giornata, ma ogni individuo darà un imprinting diverso a
questi eventi, rendendoli unici.
@Silvia De Angelis 2025
Oh, l'ordine che temo! jaja, prima ero molto disorganizzata, ma col tempo ho dovuto adattare le mie strategie e trovare un equilibrio tra pianificazione e flessibilita, perche altrimenti non avrei potuto continuare ad andare avanti con la mia vita. Ora sono maturata jejeje 😊
RispondiEliminaBacio.
Sí.
RispondiEliminaAsí es.
Cada individuo es un universo ordenado de forma diferente.
Saludos.
I am very disciplined and cannot live in chaos, I need order around me.
RispondiEliminaSiempre hay que tener un mínimo de orden en todas las cosas de la vida.
RispondiEliminaSin él el caos está asegurado, tanto en lo cotidiano como lo laboral y personal.
Un besote y bonito miércoles.
da facebook:
RispondiEliminaGigi Tossino
si ognuno ha un suo metro di misura per l'ordine
Flavio Almerighi
L'ordine, lo stato delle cose, è una situazione altissimamente soggettiva, l'importante è non farne una mania
Panunzi Simonetta
📖💯✍️
Alessandra Bugatti
Interessante Silvia...concordo ❣️
Patrizia Giordano
Silvia ognuno a modo proprio gestisce le situazioni e l'ordine, l'importante è risolvere senza che diventino delle fisse.👏✍📖
Gloria Cuzzi
Io metto sempre ordine ma dura poco perché sono disordinata.
Rinaldo Ambrosia
il disordine è creativo... 😉
Ringrazio tutti dei graditi commenti
RispondiEliminaEu sou uma pessoa que gosta de organização, não gosto de desorganização, Silvia bjs.
RispondiEliminaOlá, amiga Silvia,
RispondiEliminaPor norma gosto de organização em tudo o que faço.
É fundamental sermos organizados nas nossas tarefas, e não só.
É essencial ao nosso bem estar mental.
Excelente post. Gostei de ler.
Deixo os votos de uma bom fim de semana.
Beijinhos.
Mário Margaride
http://poesiaaquiesta.blogspot.com
https://soltaastuaspalavras.blogspot.com
D'accordo. Ogni persona è un universo "ordinato a modo suo". In pratica, non possiamo controllare gran parte di ciò che ci circonda e se riusciamo a cavarcela nel caos... siamo fortunati (o adattati). 😊
RispondiEliminaUn caro saluto! 💗
Querida Silvia :
RispondiEliminaMuy interesante que toques el tema del orden tan necesario en los presentes días.
Excelente tu publicación.
Sim, a ordem que colocamos em tudo aquilo que fazemos é fundamental para termos melhores resultados.
RispondiEliminaAbraço de amizade.
Juvenal Nunes
Recensione al testo di Pier Carlo Lava nel suo blog Alessandria Today
RispondiEliminaNel testo “L’ordine”, Silvia De Angelis affronta uno dei concetti più universali e al contempo più intimi della vita quotidiana: il senso dell’ordine. L’autrice lo fa con uno stile chiaro, riflessivo e fortemente empatico, offrendoci una visione ampia, sfaccettata e non giudicante su una delle abitudini più complesse e soggettive del comportamento umano.
Fin da subito, De Angelis chiarisce come l’ordine non sia un valore assoluto, ma piuttosto un’organizzazione interiore, uno strumento che ciascuno di noi modella secondo la propria personalità, la propria educazione, le proprie esperienze. È un’idea liberatoria e inclusiva, che sposta l’attenzione dal dover essere al poter essere: non esiste un ordine “giusto” valido per tutti, ma una molteplicità di approcci, tutti legittimi e funzionali alla vita di chi li adotta.
La scrittura di De Angelis si fa profondamente umana e realistica quando osserva che anche coloro che vivono nel disordine, nel caos apparente, sono perfettamente in grado di produrre risultati efficaci e significativi. In questa affermazione c’è una difesa sottile della libertà interiore, dell’unicità degli esseri umani, e soprattutto della creatività che può emergere anche nei contesti più non convenzionali.
Il passaggio sulla “maniacalità” dell’ordine contrapposta a chi vive “controcorrente” è particolarmente interessante: da un lato, la sicurezza degli schemi, dall’altro, l’energia spontanea dell’improvvisazione. Entrambe le vie – ci dice l’autrice – possono condurre a risultati positivi, perché l’efficacia non sta nel metodo in sé, ma nella coerenza con cui lo si abita.
Con il passare del tempo, suggerisce Silvia De Angelis, cambiamo, evolviamo, e con noi cambia anche il nostro rapporto con l’ordine. Questa affermazione, semplice ma potente, racchiude una profonda verità esistenziale: ciò che oggi ci serve potrebbe non servirci più domani, e viceversa. L’adattabilità, la capacità di rivedere i propri schemi, è ciò che rende l’ordine uno strumento vivo e personale, mai una gabbia.
Infine, l’autrice amplia la riflessione toccando diversi ambiti della vita: il lavoro, la casa, la gestione del tempo. In ciascuno di essi, l’ordine assume forme diverse, plasmate dal carattere, dalle priorità, dallo stile di vita. È un’analisi lucida e rassicurante che invita a non cercare modelli universali, ma a scoprire e valorizzare il proprio modo di organizzare e vivere il mondo.
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continuo a leggerti nonostante le tue fughe, rimango nel mio blu!
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