SUPERSTIZIONE
Ancora esistono molte persone superstiziose. Esse attribuiscono, a determinati tipi di atteggiamento, o di evento, il senso della fortuna o sfortuna.
Queste credenze sono davvero ataviche, e spesso riportate nell’ambito della propria famiglia, tanto che, ad un certo punto, alcuni modi di pensare, e di fare, divengono quasi rituali.
Personalmente mi meraviglio di questi accentuati comportamenti, che ritengo mediocri, e del tutto inutili, ma molti individui, hanno delle radicate convinzioni in merito, che sembrano davvero intoccabili.
Del resto basti pensare, che le superstizioni nascono in modo semplice. L’uomo primitivo, alla ricerca di risposte a fenomeni quali il lampo, il tuono, le eclissi, la nascita e la morte, non conoscendo le leggi della natura, cominciò a credere nell’esistenza di spiriti invisibili. Si parte da qui per poi arrivare a convincimenti su cose meno importanti, come il passaggio del gatto nero, il colore viola, il soffermarsi sotto la scala, la borsa sul letto, e mille altre congetture del tutto opinabili.
Personalmente non mi sono mai soffermata, su questi fatti giornalieri, e mi sono molto meravigliata, nel constatare che anche qualcuno di ottima cultura, e levatura sociale, abbia pensato all’utilità di questi pregiudizi, assecondandoli nell’illusione di trarne beneficio.
E’ vero, che non siamo tutti uguali, e la caratteristica del pensiero è quella di variegare su tutti gli argomenti della vita, ma credere ancora, nella fortuna del quadrifoglio e nell’esprimere un desiderio quando si nota una stella cadente, lo trovo davvero banale….anzi voglio essere generosa…credo che sia un talentuoso salto di fantasia, per alleggerire alcune drammaticità della vita, cui si è purtroppo sottoposti nella complessità del cammino.
@Silvia De Angelis 2024
No creas, hay muchas personas que tiene sus amuletos presentes porque creen que llevándoles encima son protegidos.
RispondiEliminaLa superstición está presenta en todas las culturas y religiones, es algo que el ser humano lo siente y lo teme. Un beso.
Amiga, es muy interesante tu publicación.
RispondiEliminaEn lo personal siempre me ha molestado encontrarme con alguien supersticioso, yo no lo soy aunque debo reconocer que ciertos eventos de la vida pueden ser sugestivos, tendientes a adoptar prejuicios, pero ahí es donde creo que actúa la educación familiar. En mi caso he tenido la suerte de que esas costumbres y creencias nunca fueran manifestadas por mis padres.
Te mando mi abrazo.
Ringrazio gli autori dei graditi commenti
RispondiEliminaMaria Virginia Romano
RispondiEliminaMi piace leggere quello che scrivi. Sono d'accordo con te. Purtroppo é vero e non mi meraviglio quando alcune persone tra quelle insospettabili, mettono il sale negli angoli della stanza o sull'uscio di casa...il rischio è che potrebbero scivolare, e vogliamo parlare dell'aglio? Allora come la mettiamo? Tra il gatto nero, non poggiare il pane sottosopra, non vestire il viola, non aprire l'ombrello in casa... e tante altre cavolate? Tanti pregiudizi e superstizioni che complicano la vita...
Ciao Silvia, buona serata!
Flavio Almerighi
RispondiEliminaspesso è semplice scaramanzia, ne ho una anch'io: non compongo mai pezzi di 17 versi ...
Marco Galvagni
RispondiEliminaBellissima e intensa prosa, molto essenzisle ed evoluta. Complimenti,, carissima amica Silvia
Panunzi Simonetta
RispondiEliminaCondivido, stesso pensiero, stesso sentire!