Trovo che si esageri, nel dare un rilievo estremamente dettagliato ad eventi molto cruenti, con immagini impressionanti, che si fissano nella mente, per poi ripresentarsi in attimi di fragilità emotiva.
Purtroppo il mondo è continuamente flagellato da
manifestazioni di violenza come guerre, omicidi, stupri e tutta una serie di
forti condizionamenti psicologici, che minano l’iter che si deve affrontare quotidianamente.
I giornalisti, per aumentare il numero delle letture, caricano ulteriormente i loro articoli, colorando i fatti che accadono, con rappresentazioni esasperanti, d’una realtà già di per sé molto grave.
I programmi dedicano giornate intere ad episodi violenti, entrando anche nella privacy di molte persone, che gradirebbero il silenzio, in un momento particolarmente doloroso.
Eppure questo è l’andare del quotidiano odierno,
stimolato anche dai progrediti mezzi di comunicazione, che, in tempi brevi,
aggiornano sugli episodi variegati che vive il globo, di qualsiasi natura, essi
siano.
Moltissimi anni fa il telegiornale era più soft, o forse “i fatti” erano meno a conoscenza dei media, che riportavano notizie meno dettagliate, giornalmente.
Il mondo sembra davvero incattivito, predisposto a un ricorso violento, nei settori più inimmaginabili della vita, e questo forse perché, si è progrediti troppo velocemente, e si è messa da parte la solidarietà di tempi remoti, senza dimenticare, comunque, le atrocità di guerre degli ultimi cento anni.
Speriamo tutti che questo sia un periodo di transizione, e che la razionalità, e il buon senso, facciano strada nel cuore di tutti per un futuro migliore, all’insegna della pace e del benessere per tutti i popoli.
@Silvia De Angelis 2023