martedì 31 dicembre 2024

AMICIZIE INOSSIDABILI

 


Ognuno di noi, ha, nel suo giro di amicizie delle persone di vecchia data, che di tanto in tanto ricorrono nei giorni della nostra vita.

Una telefonata, o un incontro casuale in zona, ci permettono di rinverdire giorni passati o fare cronache d’un presente, generalmente cambiato su cui intavolare commenti di vario tipo.

Fra donne, naturalmente, si fa anche caso alla linea, al tipo di abbigliamento e al trucco usato, oltre che conversare, sulle varie complessità ed eventi, che la vita ha riservato, con il suo trascorrere.

Alcune di queste persone sono diventate più tristi, altre invece, sono rimaste gioiose, come se ogni cosa fosse al suo posto con la sua innata imperturbabilità.

Personalmente preferisco coloro che intrattengono impressioni di positività, e sono energici di fronte agli imprevisti, purtroppo spiacevoli, che l’esistenza immancabilmente riserva.

Purtroppo non siamo tutti uguali, e l’impronta del proprio carattere si manifesta in modo evidente in tutte quelle occasioni che ci sono sgradite.

Invecchiare più, o meno bene, è un’altra caratteristica “che esplode” in questi incontri, anche se si è costretti a fare dei complimenti, talvolta non sinceri, per non oscurare, ciò che rimane di un rapporto antico, decisamente quasi arrivato al suo capolinea.

Talvolta si diventa vittime di conversazioni esasperanti, durante le quali ci sia allontana col pensiero, per la difficoltà di seguire il prosieguo del discorso intavolato, e dopo un po' si annuisce cercando di portare a termine quell’incontro interminabile.

Altre volte ci si imbatte in individui introversi, di poche parole, con cui è complicato portare avanti un colloquio vivace con battute alternate.

In ogni caso rivedere conoscenti del passato è sempre un’esperienza piacevole, con cui confrontarsi considerando, quanto il tempe possa cambiare, persone e situazioni.

@Silvia De Angelis 2024

domenica 22 dicembre 2024

ASPETTANDO NATALE

 



Eccoci quasi giunti al fatidico Natale. Una festività, in parte coloratissima nei suoi speciali gingilli e addobbi, molto malinconica, dall’altra perché avvicina il pensiero a quegli anni molto addietro, in cui questa festività si trascorreva insieme ai propri cari, ora scomparsi.

E’ inevitabile che il pensiero torni a quelle remote giornate festaiole, in cui ci si riuniva fra grandi e piccoli, per rendere  ancora più prezioso l’affetto che univa tutti, rafforzato dallo scambio di regali di vario genere, che poi sarebbero divenuti “cimeli” in stagioni a venire.

Quel verdissimo abete, ornato a festa, con le sue psichedeliche luci e i suoi magici ornamenti trasmette un profondo senso di allegria ed è, insieme a un piccolo presepe la rappresentazione più sentita di questo scenario di fine dicembre.

La città si presenta più caotica di sempre, imbellettata d’ornamenti argentati e, nelle notti di luna, il riflesso di alte luminarie, sembra arrivare quasi alle stelle.

Individui felici ed altri tristissimi, ognuno vive questo periodo dell’anno in modo diverso, trascinando con sé consapevolezze delle stagioni che corrono, ed episodi che hanno segnato respiri di vita, sperando, in cuor suo, che Cristo, con la sua nascita, porti benessere e serenità

@Silvia De Angelis 

martedì 17 dicembre 2024

ORE DELLA SERA

 


Alla sera, chissà perché qualsiasi problematica, affligga il nostro inconscio, sembra alleggerirsi e acquistando una minore entità di valore.

Probabilmente ciò dipende dalla stanchezza, che abbiamo accumulato nel corso della giornata, e dalla voglia, insita in noi, di aggrapparci a pensieri sobri e rilassanti il più possibile.

Il corso della vita è estremamente complesso, per un’infinità di motivazioni, che diventano un carico pesantissimo, nel corso del tempo che passa, obbligandoci, quasi, a un senso di insofferenza di fronte ai vari imprevisti e alle situazioni che non ci piacciono.

Alcuni individui riescono, come si suol dire, ”a farsi scivolare tutto addosso”, o forse è solo un atteggiamento apparente, che, nel corso dei giorni, potrebbe presentare delle tare incredibili, e inaspettate, su cui poi riflettere.

Ma torniamo alla nostra bella sera, in cui ogni malessere assume un aspetto meno drammatico, e nelle anse del blu notte, riusciamo a essere più riflessivi, e anche a vedere il lato positivo di una questione, che ci sembrava insormontabile. Il silenzio diventa nostro amico, ci coccola quasi, al di fuori dei rumori assordanti del giorno, che logorano il nostro udito.

Riusciamo anche ad essere più disponibili, con le persone del contorno, ascoltandole con più attenzione e ampliando l’ottica di alcune conversazioni, che inizialmente non avevano suscitato il nostro interesse.

Chi scrive, alla sera, riesce a riportare su carta le migliori ispirazioni, che riaffiorano, in superficie, come nuovi sbocci primaverili, per preziose future letture.

L’immancabile sguardo, a un taglio di luna, accende il lato più romantico, celato in noi, riportandoci a dolci respiri del passato che vorremmo rivivere, per riaccendere quelle emozioni vibranti, sopite dal tempo che fugge…

@Silvia De Angelis 2024

 

mercoledì 11 dicembre 2024

DIFFERENZE

 



Quelle differenze insormontabili, con persone del nostro contorno, denotano un divario di pensiero notevole, dovuto a diverse motivazioni. Probabilmente quella fondamentale, è la varietà nelle peculiarità del carattere, impronta importante che fa di noi esseri unici. Ma in realtà i perché sono molti, dovuti al tipo di educazione ricevuta, alla formazione scolastica, alle esperienze vissute e molto altro.

In ogni caso, quando ci si rapporta in discussioni, o situazioni variegate di vita, o avviene un’accesa discussione, oppure, si tace, rimanendo della propria opinione,  poi ci si comporta di conseguenza.

Indubbiamente è cosa difficile essere sempre d’accordo su tutti i punti, con un altro individuo, perché ognuno di noi, ha delle vibrazioni specifiche nel suo profondo, e le rapporta al proprio cammino.

Nei rapporti d’amicizia, in genere, esistono delle accentuate affinità, che convogliano in legami di lunga data, difficili a scindersi nel tempo, anche perché essi trasmettono, un senso di certezza, e un punto di riferimento affettivo su cui contare, anche nei momenti più difficili.

Conoscenze occasionali, anche se potrebbero sembrare affidabili, hanno poco futuro, vuoi per la poca frequentazione e la scarsità di dialoghi, che in linea di massima rimangono in superficie.

Nelle coppie, inizialmente si cerca di essere in simbiosi per portare avanti un rapporto valido e duraturo, ma nonostante, la buona volontà, questo è destinato a sfaldarsi nel corso dei giorni, anche se in alcuni casi per buoni motivi, si cerca di portarlo faticosamente avanti.

Talvolta dei legami che si considerano improvvisati, riservano inaspettati sbocchi, e dei ripensamenti, che inducono a rivedere l’ottica iniziale della circostanza, rivalutandola in senso positivo.

Insomma nei rapporti con gli altri, anche se non la pensiamo allo stesso modo, con loro a 360 gradi, cerchiamo di essere accomodanti, modellandoci al meglio, per avere un contorno piacevole che ci permetta di vivere in un certo stato di benessere interiore.

@Silvia De Angelis 2024

martedì 3 dicembre 2024

S T O P

 


Capita a tutti di trascorrere un periodo di “non buona salute”, vuoi per una malattia, un intervento, o un incidente, e allora si è costretti a sottoporsi, a uno specifico tipo di terapia, per tornare in forma nel migliore dei modi.

Occorre pazienza, e senso di sacrificio, durante la riabilitazione e talvolta si è demotivati perché l’organismo impiega molto tempo, a riprendersi, e si fa una notevole fatica a seguire i vari esercizi per la riabilitazione.

Ma il giorno in cui “ci si riaffaccia alla vita vera” ci sembra una vera e propria conquista..mai il sole è stato così splendente, e l’indaco del cielo così smagliante.

Queste sensazioni si provano in modo eccessivo, perché normalmente diamo per scontato stare bene, sottovalutando quanto invece, sia importante, saper apprezzare, la buona salute, e complessivamente l’ottima gestione del nostro corpo, che dovrebbe funzionare come un orologio.

Effettivamente non ci rendiamo conto di quanto in realtà, il nostro organismo, sia sofisticato e quanto poco basti, a volte, per creargli problematiche, e disagi, con atteggiamenti errati, nell’alimentazione, nell’organizzazione del quotidiano di vita, e via dicendo.

Soprattutto, durante la giovinezza, non si ha molta cura del proprio  corpo, visto che si è molto presi a divertirsi, senza curarsi troppo degli eccessi, che talvolta capita di avere…del resto ci si riprende anche presto, dagli eventuali malesseri, quindi si va avanti, senza prestare molta attenzione, ai messaggi che si ricevono dall’organismo.

Con l’andare del tempo le cose cambiano, ci si ascolta di più, si fa una vita più tranquilla, si fanno i controlli medici, che aiutano a prevenire guai peggiori.

Come sempre è l’esperienza a guidarci nel migliore dei modi in questo viaggio, non sempre facile, in cui cerchiamo d interpretare la parte migliore di noi stessi.

@Silvia De Angelis 2024

mercoledì 27 novembre 2024

TRADIMENTI

 



Quando una persona che si considera molto amica, e di gran fiducia,  tradisce, è un colpo basso inaccettabile che  fa stare davvero male.

Inizialmente si cerca di pensare a un malinteso assurdo…ma poi la realtà viene a galla in tutta la sua aspra crudeltà e inglobare la ferita non è cosa facile.

Ma come si fa dopo tutti gli anni e le vicissitudini trascorse nella più totale armonia a cambiare così improvvisamente atteggiamento, cambiando addirittura bandiera? E’ una domanda che ci si pone immancabilmente di fronte a questi eventi, che oltre a metterci in gran disagio ci fanno inquietare enormemente.

Allora bisogna decidere se affrontare la controparte in un’accesa discussione, se attenderla e coglierla ancora in flagrante o se cancellarla per sempre senza contestazioni.

Ognuno di noi si comporta diversamente, a seconda del proprio carattere, della propria educazione, del periodo della vita che sta attraversando e naturalmente tutto sarà proporzionato alla gravità dell'evento in cui si è coinvolti.

Purtroppo credo che una situazione del genere, nel corso dell’esistenza, sia capitata a tutti, perché “il tradire”, purtroppo, è una pulsione ricorrente, nell’animo umano, e non tutti gli individui sono capaci a starne lontani.

Rapporti che si interrompono per sempre, altri che si ricuciono “alla meno peggio”, nel tempo, altri che riprendono, come se niente fosse stato per convenienza…la vita è varia…e talvolta avariata!

Comunque la vera amicizia è sacra, e mai per nessun motivo, i suoi partecipanti dovrebbero comportarsi in modo scorretto, lasciando al compagno quel senso di delusione e amarezza, che purtroppo nel tempo instaura incertezze e diffidenze nei rapporti con il prossimo.

@Silvia De Angelis 2024

martedì 19 novembre 2024

SCONTENTI

 


Esiste, purtroppo, una categoria di persone, che amo definire scontenti.

Già dalla fisionomia del loro volto si percepisce, il loro stato d’animo, sempre alla ricerca di cose diverse di quelle di cui attualmente sono in possesso. Infatti costoro sono soliti, sottovalutare, tutti quegli attributi che la vita, mette loro giornalmente a diposizione, dandoli per scontati, o peggio facendo il termine di paragone con le cose altrui, che pensano siano sempre più vantaggiose.

Credo che siano molte le motivazioni, per cui questi individui rincorrano questo tipo di atteggiamento, che, in realtà nuoce a loro stessi, ma sembrano non rendersene conto.

Indubbiamente è umana la ricerca del meglio, e del positivo, ma non sempre questo è raggiungibile, allora ci si crogiola in un “non senso” di abbattimento, e di depressione, che sono del tutto inutili e controproducenti, anche perché, analizzando a fondo la situazione, c’è sempre un motivo valido per essere contenti, basta saperlo vedere e tenere in considerazione.

Alcuni sposano quel tipo di atteggiamento, che poi diviene un’abitudine, anche in quei periodi in cui le cose vanno a gonfie vele, perché sono talmente abituati a lamentarsi, che non possono farne a meno.

Indubbiamente esistono, delle motivazioni sotterranee, che non ci piacciono,  che non dipendono dalla nostra volontà, e che non siamo in grado di cambiare…quindi non potendo farci niente, conviene soprassedere, cercando di catturare il lato positivo della cosa, che, in ogni caso, c’è sempre.

Ma loro piangono, piangono, ce l’hanno col mondo, col fato avverso e nessuno riuscirà mai a convincerli del contrario.

E’ molto importante invece sapersi ritagliare un piccolo e modesto angolo di felicità, in cui rintanarsi di tanto in tanto, cercando di apprezzare le piccole gioie della vita, senza dare mai niente per scontato, perché nell’epoca, in cui viviamo, abbiamo tantissime comodità e servizi, che i nostri avi non avrebbero mai sognato o immaginato. Dunque allarghiamo l’ottica della vita cercando di vederne il meglio, e lasciando da parte quegli inutili piagnistei che servono solo ad  amareggiarci e a stressare chi ci sta vicino…

@Silvia De Angelis 2024

martedì 12 novembre 2024

ABITUDINE

 



Sembra rincorrerci quotidianamente lei….l’abitudine. In sordina ci suggerisce le azioni  memorizzate nei giorni precedenti affinchè noi, col migliore dei nostri virtuosismi, possiamo mettere alla prova la nostra abilità nel migliorare le azioni rituali, con l’avvento del nuovo giorno.

Ma noi non sembriamo pimpanti, nella scioltezza della nostra gestualità e il suo imprimerci certezze, nel tempo che fugge…. questa ossessiva sensazione, anzi, finisce col darci lo stillicidio mentale, per il suo assillante  ripetersi.

Si instaura, uno strano meccanismo di repulsione, per tutto ciò che è uguale, facendo scattare ,un molesto desiderio d’evasione, da tutte quelle mosse che decollano dallo stesso hangar e  propongono il medesimo itinerario.

La voglia di modificare quelle circostanze, disinstallando piani prestabiliti,  diventa irrinunciabile opzione da rincorrere…..

Anche diversificare, l’annoso percorso quotidiano, sembra  essere una svolta importante, e irrinunciabile, in quel suo  affascinare,  nei vicoli attoniti e segreti, ove scoprire gemmanti vernici di fioriture in sordina, ammaliate da venticelli, contenuti e sibillini, nei solchi di cementi disarmanti.

E in quel percorso  provocante , nell’elisir di sconosciute sensazioni,  percepisce la stiva  della coscienza una bramosia, che preme….incitando a modificare oltre….si di pigmentare con  spruzzi vivaci il riflesso della vita, nelle sue manifestazioni ricorrenti, con carismi sciabordanti dall’usuale, capaci disincantare il nesso delle azioni,  in un riverbero che non si mimetizza nell’abitudine, ma esplode in altopiani inediti, in cui intingere nuovi rumori,  mai assordanti per la loro disuguaglianza….

@Silvia De Angelis 

                

martedì 5 novembre 2024

A VOLTE...

 



Talvolta non ci rendiamo ne anche conto, di quanto possa influire, il nostro stato d’animo, sull’andamento d’una conversazione a due.

Infatti se siamo distesi e ben pensanti, saremo molto vicini, mentalmente, al nostro interlocutore, assecondandolo, con positività su qualsiasi tipo di argomento egli voglia parlare. E anche se non siamo completamente d’accordo, sulle sue affermazioni, ci mostreremmo soddisfatti dei suoi punti di vista, che troveremmo creativi e interessanti.

Tutto cambia se quando intraprendiamo un colloquio qualsiasi, siamo di pessimo umore. Il nostro nervosismo, si rifletterà immancabilmente in quel dialogo, trovandoci polemici e maldisposti verso la persona con cui stiamo parlando.

E’ incredibile quanto la nostra predisposizione mentale dell’attimo, possa condizionare, ogni nostra azione. Non sempre riusciamo a controllare le nostre pulsioni interiori, e talvolta, trascinati dall’istinto, non buono dell’attimo, siamo capaci di rovinare situazioni valide, che nel tempo non si possono più recuperare.

Sapersi controllare e riuscire a dominare quegli istinti, talvolta aggressivi, dovuti a malcontento o a un periodo complicato della vita, non è cosa  facile, ma con la pazienza e l’esperienza, si riesce a modellare, almeno un po’, la parte del carattere “indisciplinata”, che spesso può creare dei problemi nei rapporti col nostro prossimo.

Alcuni esercizi di respirazione, aiutano a riprendere il controllo di sé stessi; oppure esistono delle pratiche di rilassamento, anch’esse utili all’occorrenza.

Penso che essere in pace con gli altri, aiuti a vivere meglio, e sviluppi una consapevolezza di vita di grande positività interiore.

@Silvia De Angelis 

martedì 29 ottobre 2024

LA GIOSTRA

 

In un girotondo di eventi scorre la nostra vita, come una giostra in corsa che non smette mai di fermarsi. Gli episodi che dànno colore al cammino non sono sempre di nostro gradimento, ma sta a noi saperne cogliere l’aspetto migliore, cercando di  sopravvivere, in quei momenti in cui il fato sembra averci voltato le spalle.

La cosa essenziale è riuscire a vincere, andando avanti con energia, soprattutto in quei frangenti in cui risulti assai difficile, mantenere la calma, e avere la forza di risolvere tutte quelle problematiche, che appaiono insormontabili, e che, una volta superate rimangono nella mente come un’eco sfocata e sempre più lontana.

Dire queste cose è facile…forse metterle in atto non sarà tanto semplice, ma la giostra gira sempre e guai se dovesse fermarsi……..

Infatti la sua corsa, è infinita, ed è in grado di modificare continuamente gli eventi, in un alternarsi, di alti e bassi, cui dobbiamo star dietro, avendo la prontezza di superare gli ostacoli, e di dare grande rilievo, a tutte quelle occasioni di felicità, che in realtà ci sembrano brevissime, ma assumono un valore importante, nel corso del nostro percorso, e aumentano la nostra consapevolezza, donandoci anche più certezze.

Del resto, il troppo appiattimento, dell’andare ci rende abulici, mettendo il nostro cervello in una situazione di quasi stasi emotiva, che induce a un decadimento mentale. Quindi, accettiamo di buon grado, un’esistenza variata, cercando in qualche momento di difficoltà, di difenderci al meglio, tirando fuori anche un po' di ironia….

@Silvia De Angelis 

martedì 22 ottobre 2024

COLLABORAZIONI

 

E’ davvero sconcertante la sensazione che si prova quando una persona che credevamo alla nostra altezza, si rivela priva, o quasi del tutto di midollo….non che ci si aspetti chissà che dal nostro prossimo, o dalla persona nella quale abbiamo riposto la nostra fiducia, ma dover osservare che costui/ei non sappia cogliere quei rituali di logica ,e di preparazione, che la vita auspica per certi, è davvero inaccettabile.

E allora arriva, inequivocabile, quel senso profondo, e lancinante, di demotivazione, che prospetta quel tipo di situazione , che riesce quasi a togliere, le energie, per continuare a portare avanti il discorso d’un interessante collaborazione  da condividere.

Indubbiamente ognuno di noi ha una sua specifica esperienza, sia linguistica che lavorativa, che cura in un modo del tutto personalizzato, a seconda dei metodi che ritiene più opportuni. Non tutti però sono in grado di gestire le informazione acquisite, al meglio, non  ampliandole ,e migliorandole, per ottenere dei risultati soddisfacenti e all’avanguardia.

Anche il senso di responsabilità dell’individuo, è essenziale, in un tema di cooperazione, perché serietà, senso di responsabilità, aggiornamenti, e ogni mezzo che consenta il buon andamento dell’operazione, fanno parte di un progetto serio che darà buoni risultati.

Dunque se si pensa di non possedere questi necessari requisiti, per iniziare una qualsiasi attività in comune, sarebbe meglio, scegliere strade diverse, e meno impegnative, per non mettere a disagio colui che è dotato di coscienziosità, e che in un futuro si vedrebbe costretto a pagare i danni, di chi non è all’altezza della situazione.

Dunque converrebbe sempre, essere molto attenti, prima di avventurarsi in un’impresa a più persone, valutando bene, i rischi che comporterebbe la cosa, senza conoscere bene gli individui a cui si dà la propria fiducia.

@Silvia De Angelis 2024

martedì 15 ottobre 2024

PICCOLI INCIDENTI

 




Siamo soliti programmare le nostre giornate lavorative, o non, cercando di rendere lieti, o anche sopportabili, i giorni della nostra vita, senza renderci minimamente conto di quanto la vita, nel suo porsi, possa presentarci situazioni del tutto inaspettate.

Anche una banalissima caduta, che, col suo impatto ci procura un viso da clown, mette a dura prova la nostra pazienza, perché diventiamo impresentabili, ma sempre felicissimi di non aver riportato insostenibili fratture, dolorosissime, e di lungo iter, per una completa guarigione.

Comunque anche un volto tumefatto “per la botta” richiede un lungo tempo di ripresa, nonostante si provi, con un adeguato trucco…anzi direi, un vero e proprio stucco, a nascondere ecchimosi e lividi vari. Anche un paio di mega e avvolgenti occhiali possono essere utili, in queste situazioni di forte disagio, anche perché tutti pensano che qualcuno ci abbia malmenato, al di là d’un fortuito incidente.

In realtà, bisognerebbe sempre vedere il lato positivo della situazione, ovvero pensare che poteva succedere di peggio, potendo riportare danni molto più seri e duraturi.

La voglia di tornare in forma quanto prima è molto forte, e allora si va alla ricerca di unguenti e pomate miracolose (inesistenti), che nel giro di brevissimo tempo, levighino l’incarnato, facendolo tornare del tutto perfetto, anzi meglio di prima! Visto che i miracoli sono rari, o del tutto impossibili, ci si arma di pazienza, e anzi, si estrapola quel lato ironico, insito in noi, che “nei casi disperati” aiuta ad alleggerire la situazione.

Naturalmente questi piccoli incidenti si affrontano meglio nell’età matura, quando non bisogna più essere “fichissimi” a tutti i costi, e anzi un inaspettato periodo di pausa fa anche bene, per riorganizzare molte cose, anche della casa, rimandate sempre a tempi migliori.

@Silvia De Angelis 2024 (2 maggio 2024 caduta rovinosa, con ecchimosi e lividi su tutto il volto)

 

 

martedì 8 ottobre 2024

I CURIOSI

 



Quante persone indelicate, e curiose, esistono. Purtroppo ci capita, di tanto in tanto, di imbatterci in situazioni davvero imbarazzanti, con persone che conosciamo a malapena, e che si sentono in dovere di rivolgerci, domande molto personali, con la massima naturalezza.

Costoro non si rendono minimamente conto, di quanto mettano a disagio “la persona sotto processo”, che chiaramente non ha la minima voglia di raccontare i fatti propri.

La prima cosa da fare, in questi casi, è cambiare prontamente discorso, o al limite girare a quella persona la stessa domanda che  è stata rivolta, per far capire, chiaramente, che non si accetta quel tipo di comportamento, o, se non non se ne può fare a meno, dire chiaramente che certe domande fanno parte della privacy.

Non ho mai capito cosa interessi, ad alcuni individui, di interferire nella vita degli altri, facendo termini di paragone, o criticando, con cattiveria, le scelte o gli atteggiamenti del loro prossimo.

Ognuno di noi ha un suo modo di pensare, che lo rende unico, e diverso, per cui agisce seguendo i propri criteri di logica e di etica personale…ma questi concetti sembrano non bastare, a determinati soggetti, che amano “mettere il naso” nel vissuto degli altri.

Mi è capitato, molti anni fa, di parlare, per la prima volta, con una persona che abitava nel mio palazzo e sono rimasta, di sasso, quando mi sono resa conto che conosceva, tutti i miei spostamenti, e le mie abitudini…io ignoravo addirittura la sua esistenza…

Per cui credo che alcuni esseri umani abbiano insito, nel loro dna, il desiderio di impicciarsi dei fatti altrui, forse, anche per fare un termine di paragone, con le loro scelte esistenziali, o forse perché pensano che gli altri siano più aggiornati, sui vari argomenti della vita e possano in qualche modo carpire delle idee..

In ogni modo starsene il più possibile per conto proprio, è la cosa migliore!

@Silvia De Angelis 2024

martedì 1 ottobre 2024

QUEI GIORNI

 



Quei giorni in cui si è costretti a stare a casa per una banalissima influenza, paiono davvero interminabili.

Le cose in cui impegnarsi sarebbero davvero moltissime, ma al momento sfuggono all’itinerario della mente, coinvolta in un malessere generico, e improbabile, nel quale sembra di essere perdutamente incastrati.

La luce solare proveniente dalla finestra aumenta il rammarico, per non poter uscire, e fare la solita passeggiata mattutina, ottima per l’esercizio fisico, e per la distrazione della mente, nell’osservazione delle varie vetrine.

Il computer, in queste occasioni, è un ottimo alleato, infatti si aggiornano le pagine dei vari blog, si leggono articoli, si sta un pochino sui social e si curiosa, sui siti on line, per fare qualche acquisto conveniente.

Ma non si può sfruttare troppo la vista, sul web, quindi dopo un po' di tempo si cerca un’alternativa valida, per impiegare al meglio il tempo…potrebbe essere riordinare con calma qualche cassetto, una cosa, che non richiede troppo sforzo, ma che si rimanda sempre.

Sono moltissime le idee da sfruttare quando non si è in ottima forma, ma il desiderio di star bene, le supera tutte, e un’accentuata insofferenza sembra premere dentro, con un’incredibile insistenza.

Il termometro segna una leggerissima alterazione, ma il raffreddore è molto fastidioso ed è accompagnato anche dal mal di gola. Per sicurezza si fa un tampone anticovid veloce, che fortunatamente è negativo, allora si pensa di risolvere il problema in breve tempo.

Qualche telefonata, a persone amiche, è un ottimo antidoto, passatempo, evitando, naturalmente quelle persone lamentose, che contribuiscono a deprimerci, ma scegliendo invece l’opzione “conoscenti burloni”, anche se costoro, in questo periodo, sono diventati rari come le mosche bianche.

Insomma, trascorsa la prima parte del giorno, il pomeriggio con qualche programma televisivo, si giunge al crepuscolo, e al primo allestimento della cena, che naturalmente sarà più sbrigativa di sempre, vista anche la mancanza di fantasia, nel menù, quando non si è di ottimo umore.

Finalmente dopo essersi, semi addormentati davanti ai soliti, e ripetitivi film, proposti dalla tv di stato, ci si tuffa in un meritato sonno, sperando che l’aspirina, al mattino ci faccia ruggire come un leone….

@Silvia De Angelis 2024

 

 

 

mercoledì 25 settembre 2024

QUEL NON SENSO

 


Quel non senso di svuotamento, o che si può anche denominare di lassismo, che percepiamo in alcuni momenti del giorno, sembra toglierci le forze di fare qualsiasi altra cosa, sentendoci proiettati in un limbo d’inerzia senza eguali.

Non reagiamo tutti allo stesso modo, in questa circostanza, infatti alcuni si tuffano a letto, ignorando qualsiasi  richiamo del contorno, altri s’affrettano a sorseggiare un buon caffè forte, altri ancora riprendono a fare, ciò che comporta il quotidiano, ma con la mente un po' svagata.

Probabilmente quel “chiamiamolo leggerissimo malessere” si avverte nei periodi della primavera, quando le temperature si alzano, e le essenze di qualche fioritura diventano più presenti nell’aria.

In ogni caso, in quei momenti, il profondo sembra fluttuare, in una dimensione diversa, come se la realtà fosse lontana, e non fosse più incisiva.

Credo che il metodo migliore, per vivere quella situazione, sia quello di rilassarsi completamente, lasciando da parte, le incombenze dell’esistenza, e vagando in un “vedo, non vedo” di cose belle vissute, o catturando qualche nuovo progetto, che si potrebbe avvicinare in un tempo breve, portando dei cambiamenti nel percorso.

Sognare, aiuta ad allontanarsi dalle problematiche del cammino, spesso molto insistente, e causadi attimi di stress, non congeniali al nostro organismo.

Dunque prendiamo per buono quel senso di inedia, che di tanto in tanto, ci viene a trovare, e sfruttiamolo a nostro favore, catturandone il meglio.

@Silvia De Angelis 2024

 

martedì 17 settembre 2024

RIUNIONI DI FAMIGLIA

 


Riunioni di famiglia, alle quali talvolta si partecipa malvolentieri, per quei rancori antichi, non sopiti del tutto, che riaffiorano immancabilmente, e nuocciono alla conversazione, e alla buona compagnia.

Una ricorrenza qualunque, sembra l’occasione migliore, per ritrovarsi fra parenti, e trascorrere qualche ora piacevole, nel tempo, che allarga i suoi confini, riportando le menti ad eventi del passato.

Purtroppo sembra inevitabile, che ci sia competizione fra le varie persone invitate, che si osservano fra di loro, ed elaborano pensieri, non sempre positivi , riguardo all’effetto del tempo trascorso, al tipo di abbigliamento, nonché al comportamento, che ognuno assume nell’occasione.

Nota di rilievo sono i bambini, che con la loro spontaneità, e ingenuità, alleggeriscono di gran lunga il clima, che a seconda del tipo di argomento, che si instaura, rischia di precipitare in una situazione poco piacevole, che il tipo più intelligente, sposta su episodi leggeri, per concludere il dialogo bonariamente.

C’è qualcuno che si pente di aver partecipato, a quell’inutile simposio, e vaga altrove, con la mente, per non farsi coinvolgere, più di tanto, in cose che potrebbero colpire il suo ego.

Complessivamente, si cerca di non toccare temi economici, che potrebbero, in qualche modo, mettere in difficoltà chicchessia, anche se c’è sempre qualcuno pronto a dare battutine in merito, o occhiate significanti, non del tutto piacevoli.

Comunque, quasi alla conclusione “dell’ardito convegno”, la maggior parte degli invitati, tira un respiro di sollievo, perché tra poco sarà di nuovo  libero, nei propri appartamenti, senza dover più interpretare quel falso atteggiamento gioioso, e soprattutto speranzoso, che passino dei secoli prima d’un nuovo incontro.

@Silvia De Angelis 2024

 

                                                                                                                        

mercoledì 11 settembre 2024

INCONTRI DEL PASSATO

 


Può succedere che per cinquanta anni, ci si perda di vista, per svariati motivi, ma poi improvvisamente anzi, casualmente, ci si rincontra con piacere, e si approfitta dell’occasione per ritrovarsi e scambiare interessanti opinioni insieme.

Gli anni di silenzio effettivamente sono stati molti, principalmente per il cambio di lavoro, e anche per la differente città di ubicazione, ma punti fermi, del passato, sono ancorati alle nostre vite, e ci permettono di parlarne ancora, memori delle notevoli modifiche avvenute nel corso del tempo.

Abbiamo perso quasi completamente i contatti con coloro che facevano parte del nostro quotidiano, poichè,  ognuno ha proseguito in modo diversificato il percorso della propria vita, anche se il ricordo di alcune persone, soprattutto di quelle estinte, riecheggia nel nostro cuore.

Il tempo, ci è sfuggito di mano, e con lui tantissimi avvenimenti importanti, che hanno dato colore al nostro cammino, ma è ancora vivo in noi tanto entusiasmo, e la voglia di rimettersi in gioco, con degli hobbies che rendono interessante il corso della nostra giornata.

La vita, nel suo complesso ci ha anche riservato momenti di grande difficoltà, e di dolore, che abbiamo cercato di superare, con quella positività insita in noi, e della quale non si può fare a meno in talune occasioni.

Il dialogo fra noi è stato piacevole, e molto sciolto, come se ci fossimo frequentati fino al giorno prima e anche il modo di pensare, e la meraviglia nel constatare come tutto sia cambiato da quei tempi lontani, ci ha fatto sentire molto uniti e della stessa idea su molti punti di vista.

La speranza di continuare a sentirci, è grande, oltre all’affetto reciproco, per continuare a tenere vivi quei ricordi del passato, che tanto hanno contribuito alla crescita della nostra personalità

@Silvia De Angelis 2024

lunedì 3 giugno 2024

DISCUSSIONI

 


Capita, talvolta, di essere consenzienti, in una discussione, anche se non si è d’accordo, per evitare litigi, e peggiorare la situazione.

Credo che questo tipo di atteggiamento, non sia logico, ma soprattutto che non faccia bene alla persona, in quanto ognuno, dovrebbe esporre, il proprio pensiero con sincerità, in ogni contesto che si presenti.

E’ pur vero che le contese, rilasciano un senso di acredine, e amarezza, ma non si può sempre lasciar correre, nella più esasperante indifferenza.

L’indifferenza è una pulsione molto attuale, e in molti la prescelgono, in varie circostanze, in parte per pigrizia, e in parte per non doversi prendere, delle responsabilità, con atteggiamenti che si pensano marcati,  e che potrebbero nuocere, in un prossimo futuro.

Invece un’animata controversia, anche se di rado, fa bene, perché ognuno estrapola la parte più vera di sé stesso, e dopo si sente anche più appagato, certo di aver scelto, l’atteggiamento più consono all’episodio.

Anche “nelle migliori famiglie” succede, di avere opinioni diverse, in merito a uno, o all’altro problema, e addivenire bonariamente, a un compromesso che accontenti tutti, non è cosa facile, ma con un attento ragionamento, e uno spiccato senso della logica, si trova una decisione che si avvicina al pensiero di tutti.

Fortunatamente, in qualsiasi avvenimento, si presenti alla vita, esistono varie prospettive verso cui allinearne la valutazione, e anzi vagliarle tutte, è un modo per ampliare, il miglior modo di scelta, che sarà effettuata.

@Silvia De Angelis 2024

martedì 28 maggio 2024

FOTOGRAFIE

 


Quelle vecchie foto, cattedrali di tempi andati, in cui rivedere persone lontane o che non sono più…

Volti diversi, intinti in situazioni dell’attimo, così sproporzionati, rispetto a un presente che ci ha cambiato irrimediabilmente. In parte si è modificato il nostro aspetto… i pensieri si sono tramutati in altri, e la vita stessa, con la sua avanzata tecnologia, ci ha posto problematiche, e nuove incognite, su cui soffermare il pensiero.

Fotografie in bianco e nero, un po' scolorite dei nostri avi, suscitano in noi, strane sensazioni…infatti in quel “trapassato” l’abbigliamento ci appare insolito, e davvero superato, le espressioni rivelano una posa “caricata”, per un sorriso in più, da ricordare per il poi.

Si ritrovano visi di parenti quasi dimenticati che ci fanno tornare a episodi particolari, incasellati nel labirinto della nostra mente.

Rivediamo, negli album, anche noi stessi, nell’aspetto più giovane, e spensierato, con abiti che ci riportano a episodi impressi nel profondo, che riemergono in una dimensione nuova, e inaspettata, tutta da rivedere con una sobria maturità.

Più si sfoglia l’album, e più la mente fa inaspettati tuffi nel passato,  catturando sensazioni inedite, che mettono in evidenza, il grande cambiamento, che è avvenuto in noi.

Andando avanti nel tempo, le foto perdono di fascino, perché sono solite, sottolineare le imperfezioni del viso, segnato dall’età, quindi in molti, preferiscono scegliere un avatar simpatico che li rappresenti nei social o simili.

In ogni caso rivedere il nostro contorno, o osservarsi, è un’azione sempre capace di emozionarci, riportandoci al confine con un vero superato, ma che è stato parte della nostra crescita.

@Silvia De Angelis 2024

 

martedì 21 maggio 2024

SAGGEZZA NEL TEMPO

 



Indubbiamente, col passare del tempo, in parte si modifica la nostra personalità. Ciò è dovuto all’esperienza acquisita, alla maturità, e al buon senso, che inevitabilmente fa capolino in tutti noi.

Si ha una visione più completa della vita, affrontandola da diversi punti di vista, che in gioventù, vista anche la “poca saggezza”, si svolgeva in modo più leggero, e superficiale.

Le scelte che si fanno andando avanti, sono più oculate, e si rivolgono a un panorama di vita più completo, che ci permetta il più possibile di stare bene con noi stessi e il mondo che ci circonda.

Anche se si commettono degli sbagli, ciò non rappresenta un grande problema, infatti si trova sempre il modo, meno doloroso, per porvi rimedio, senza drammatizzare.

Si cerca di apprezzare il momento, cercando di viverlo al meglio, senza troppi programmi per il futuro, che riserva quasi sempre tantissimi cambiamenti.

Si è più decisi nel fare le varie scelte, si cerca di essere coerenti il più possibile con ciò che ci si è preposti, e ci si adatta alle varie circostanze, e imprevisti di sorta, sapendo che ciò fa parte del gioco.

Si impara a dire di no, e a far presente con decisione le proprie opinioni.

Finalmente si ha il coraggio di scegliere, solo le persone con cui è facile instaurare un rapporto piacevole, eliminando, quella zavorra di individui inutili, che talvolta riescono a farci anche innervosire.

E’ ovvio che capiti qualche tentennamento, ma in linea di massima, con la maturità, scegliamo dei comportamenti più consoni al senso della vita, e cerchiamo di capirla il più possibile, traendone dei buoni vantaggi.

@Silvia De Angelis 2024

 

martedì 14 maggio 2024

A R M O N I A

 




L’armonia è un termine generico che racchiude, in sè, una serie di pulsioni, sia interiori che esteriori, sulle quali porre una particolare attenzione .

L’equilibrio, o armonia interiore, di cui parliamo, è l’insieme di sensazioni profonde che  ci permettono di interagire, nel modo giusto, in qualsiasi frangente di vita, alimentando l’esperienza acquisita, e il buon senso, cose  che contraddistinguono l’individuo.

Essere in armonia, anche esteriormente, significa scegliere l’eleganza nell’abbigliamento, senza eccessi, ma adeguando, all’età che si vive, un vestiario idoneo, e dai colori in feeling tra loro.

Attualmente non esistono dettami severi di moda, e viene lasciato al gusto della persona, l’abbinamento dei vari capi prescelti.

E’ importante essere in armonia con la vita, prediligendo un’apertura mentale che permetta, nelle varie situazioni, di optare per un’elasticità, senza dubbio di aiuto, a risolvere le varie problematiche del momento.

Non sempre riusciamo a scegliere, un tipo di atteggiamento consono agli accadimenti esistenziali, ma, nel tempo, ci rendiamo conto di quanto, invece,  sia importante, mantenere la calma, e scegliere la soluzione più idonea, e misurata, senza lasciarci trasportare da condizionamenti, o impulsi repentini, che potrebbero danneggiarci.

Con la maturità si diventa più riflessivi, e dotati di quel passato, che ha forgiato di gran lunga la nostra mente, rendendola più temprata, e pronta ad affrontare in modo più adeguato le varie difficoltà.

Insomma sta a noi, optare per un comportamento sano, che ci permetta di camminare “nel binario giusto”, evitando tentennamenti, o errori di sorta, che potrebbero riaffiorare in un futuro imprevedibile..

@Silvia De Angelis 2024

martedì 7 maggio 2024

F E S T E

 


Le festività assumono un aspetto completamente diverso, quando scompaiono i propri genitori. Infatti quelle ampie riunioni familiari, con dolci e tanti regali, sfumano del tutto trasformando quei giorni particolari, in usuali.

Per esempio si può organizzare un viaggio, oppure approfittare di  quel lasso di tempo,  non lavorativo, per riposarsi,  e allontanare il più possibile, lo stress del quotidiano.

In fondo al cuore si riaffacciano ricordi d’infanzia, e di prima gioventù, trascorsi in un clima festaiolo molto gioioso, e con l’affetto incredibile dei propri cari, sempre dimostrato, che suscita un senso di grande malinconia.

Siamo meno propensi, nell’oggi, a rimanere ancorati a importanti ricorrenze tramandate, ma piuttosto a usufruire d’un “tempo libero” per giocarcelo, nel modo che ci fa più comodo, in quel particolare momento.

Esistono viaggi brevi, piccole vacanze, utilissime per conoscere luoghi nuovi, nuove cucine, liberandosi dal fardello ripetitivo, di sempre, e magari facendo delle nuove conoscenze, che si porteranno avanti per la loro speciale validità.

Si possono dedicare spensierati attimi anche all’arte, visitando mostre, e città particolari, all’avanguardia anche per i loro richiami storici.

Qualcuno ama “tuffarsi” nei programmi più impensati della televisione, privilegiando anche il genere che più si confà al proprio carattere.

Insomma, le scelte che si possono fare nel periodo di festa, sono moltissime, e dipende solo da noi organizzarle nel modo migliore, cercando di trarne i migliori vantaggi.

@Silvia De Angelis 2024

 

 

 

lunedì 29 aprile 2024

QUANDO...

 


A volte si preferisce tenere in serbo una preoccupazione, con la preferenza di non creare uno stato di ansia nei propri dintorni.

In quest’epoca risulta difficile non essere portatori di pensieri oscuri, che talvolta rendono pesanti giornate azzurre, da vivere in buona armonia.

A volte il senso di grigio sembra impossessarsi a forza, della nostra anima, rendendola cupa e pessimista, anche senza una tangibile motivazione, o forse le assidue cattive notizie, cui siamo sottoposti giornalmente, contribuiscono a creare un velo inibitore della nostra positività.

Infatti quando siamo tormentati, da un vero evento negativo, cerchiamo di costruire, in noi, una corazza tangibile, che ci dia manforte, ed energia, per lottare con buoni risultati.

Invece quando siamo sottoposti a quell’indescrivibile malessere interiore, che ci tormenta, ci sentiamo fragili, e inabili, e porvi un vero rimedio.

La distrazione è un valido aiuto, per scostare l’inquietudine, rifugiandosi in momenti di sollievo, che paiono risolvere la problematica per un po' di tempo.

Del resto abbiamo tantissimi strumenti a nostra disposizione per far evadere la mente, come il grande contenitore computer, in cui trovare qualsiasi argomentazione, che possa risollevarci per qualche tempo.

Anche un’ardita passeggiata nel verde, con i suoni delicati della natura, può compensare il senso di ansia che ci tormenta; o una bella gita al mare, col suo profumo di salsella, e il moto ricorrente delle onde, sul quale ricamare sogni.

Sta a noi trovare il sistema migliore, per essere sereni, e soprattutto, volerci bene, in questa dimensione di vita, che, anche se talvolta non ce ne rendiamo conto, vale moltissimo!

@Silvia De Angelis 2024

 

martedì 23 aprile 2024

CAMBIAMENTI

 



A volte ci sentiamo fortemente pressati da una situazione, che può essere sentimentale, di lavoro, o anche medica…è allora che si fa forte in noi il desiderio d’un cambiamento.

Succede in qualche caso, il coinvolgimento in un forte impulso, che non fa riflettere a fondo sull’azione che si sta intraprendendo e le conseguenze non sono di certo positive, infatti si rischia di vivere una condizione peggiorativa, che appesantisce, di gran lunga lo stato della nostra psiche.

La riflessione è una nostra grande amica, e dovremmo ricorrere a lei, con una certa frequenza, approfondendo tutti i lati, di ciò che abbiamo al momento, e quanto si rischia, con un mutamento, di cui non si conoscono a fondo i risultati.

E’ facile dirlo, ma spesso l’insofferenza relativa a certi episodi che si ripetono, ci rende particolarmente nervosi, portandoci alla ricerca di nuove aspettative, da realizzare quanto prima.

Quando il cambiamento effettuato diventa frustrante, per la delusione della scelta errata, si vuole variare ancora, e ancora, nella speranza di trovare, infine, un giusto accomodamento delle cose, che ci rendano soddisfatti e sereni.

Il percorso che ci attende, alla ricerca di uno stato emotivo soddisfacente, non è affatto semplice, anche perché la vita, negli ultimi decenni, si è complicata ulteriormente, e far combaciare tutto, per farci arrivare alla sera, stanchi, ma contenti, non è sempre realizzabile.

Bisognerebbe anche accontentarsi di ciò che si ha, e in un momento in cui ci sentiamo saturi di taluno stato, prendersi un periodo di pausa, per poi ricominciare con presupposti di calma e nuova positività, nel cammino.

@Silvia De Angelis 2024

                                                                                          

lunedì 15 aprile 2024

DISACCORDI

 



Quante volte ci capita di essere in disaccordo con persone, con le quali siamo costretti ad avere ,dei rapporti contigui, nel corso della nostra vita.

In realtà proviamo un certo senso di imbarazzo, perché non approviamo, un certo tipo di atteggiamento lontano dal nostro pensiero, e nello stesso tempo, non vogliamo interrompere il corso di quell’iter, che può andar bene per il prosieguo del cammino.

Allora siamo costretti a fare delle scelte ben precise : o interrompere del tutto quel tipo di situazione, rivolgendo altrove il nostro interesse, o tenendola solo per le necessità del momento, discostandoci in parte da essa.

Cambiare del tutto una relazione lavorativa/medica può essere rischioso, perché come sappiamo ogni nuovo rapporto, di quel tipo, può presentare vantaggi e svantaggi che bisognerebbe vagliare con molta attenzione, e soprattutto l’inizio “del nuovo” non è cosa facile.

Oppure lasciare la circostanza del tutto invariata, cercando di “fare buon viso a cattivo gioco”, e soprattutto lasciando da parte crisi impulsive, forse inevitabili, di fronte a un’idea che non collimi assolutamente col nostro interlocutore, e della quale siamo pienamente convinti.

A volte non basta avere ragione, esistono dei motivi, e degli interessi oltre la realtà dell’attimo, avverso i quali è impossibile combattere, ed alcune pronunce importanti dipendono dalla discrezionalità di chi ha la facoltà di poter decidere, quindi è del tutto inutile, e insano, obiettare.

Indubbiamente questo fatto crea un certo stato di nervosismo interiore, ma come si dice, conviene “ingoiare il rospo” e proseguire, sperando in tempi migliori.

@Silvia De Angelis 2024

 

martedì 9 aprile 2024

LA GRAFIA

 



Con l’avvento delle ultime tecnologie, usiamo spessissimo la tastiera del computer, o del telefonino, e la scrittura manuale, è caduta in un dimenticatoio, senza fine.

Eppure una lettera scritta a mano racchiude in sé un particolare fascino, ed è un vero peccato che ormai, è cosa ben rara imprimere il proprio pensiero, o augurio, in uno scritto personale, di grande spontaneità.

Inoltre dai tratti della nostra scrittura, è possibile “curiosare” nel carattere della persona, sia se la forma sia tondeggiante, o dritta, o inclinata e captarne più o meno le peculiarità che la contraddistinguono.

Personalmente a mano scrivo i testi delle mie poesie e noto che nel tempo la foggia della stessa è molto cambiata, risultando più leggera e scorrevole nel tratto, ma ciò forse dipende, dall’introduzione nel mio polso, d’una placca in titanio, inserita per una grave frattura.

Fino alla scuola  degli anni ’60 del novecento bambini e ragazzi si sono sempre esercitati nella “bella scrittura”. L’ora di calligrafia era inserita fra le materie di studio; poi fu abbandonata, giudicata strumento educativo sorpassato, mortificante della creatività.

In ogni caso, studenti dei decenni passati, per la maggior parte erano in condizione di produrre temi, riassunti e diari con nitidezza, e pulizia, quasi tipografiche. Meno gradevole la forma esterna dei testi elaborati da gran parte dei ragazzi di oggi. Da anni gli insegnanti della scuola primaria, e media, segnalano la crescente difficoltà dei loro allievi a scrivere manualmente. Nei testi redatti a mano i caratteri appaiono incerti e disallineati, con parole mal disposte sul rigo e i tratti delle singole lettere a volte difficili da decifrare. E queste particolarità compaiono anche, in studenti universitari, con standard minimi che non vengono rispettati.

La scrittura a mano non può essere sostituita, dalla scrittura su tastiera, sono entrambe utili, ma assolvono a funzioni diverse.

E’ compito degli insegnanti ovviare alla difficoltà degli  alunni, a produrre una scrittura appropriata, stimolandoli nella compilazione di elaborati, il più possibile corretti, nella grafia. Credo che anche i genitori dovrebbero partecipare a questo compito.

Uno scritto esteticamente valido, ha certamente più valore, di uno scorretto, che può dare l’impressione di scarso interesse, e di una carenza espressiva, accentuata.

@Silvia De Angelis 2024

 

 

mercoledì 3 aprile 2024

SUPERSTIZIONE

 




Ancora esistono molte persone superstiziose. Esse attribuiscono, a determinati tipi di atteggiamento, o di evento, il senso della fortuna o sfortuna.

Queste credenze sono davvero ataviche, e spesso riportate nell’ambito della propria famiglia, tanto che, ad un certo punto, alcuni modi di pensare, e di fare, divengono quasi rituali.

Personalmente mi meraviglio di questi accentuati comportamenti, che ritengo mediocri, e del tutto inutili, ma molti individui, hanno delle radicate convinzioni in merito, che sembrano davvero intoccabili.

Del resto basti pensare, che le superstizioni nascono in modo semplice. L’uomo primitivo, alla ricerca di risposte a fenomeni quali il lampo, il tuono, le eclissi, la nascita e la morte, non conoscendo le leggi della natura, cominciò a credere nell’esistenza di spiriti invisibili. Si parte da qui per poi arrivare a convincimenti su cose meno importanti, come il passaggio del gatto nero, il colore viola, il soffermarsi sotto la scala, la borsa sul letto, e mille altre congetture del tutto opinabili.

Personalmente non mi sono mai soffermata, su  questi fatti giornalieri, e mi sono molto meravigliata, nel constatare che anche qualcuno di ottima cultura, e levatura sociale, abbia pensato all’utilità di questi pregiudizi, assecondandoli nell’illusione di trarne beneficio.

E’ vero, che non siamo tutti uguali, e la caratteristica del pensiero è quella di variegare su tutti gli argomenti della vita, ma credere ancora, nella fortuna del quadrifoglio e nell’esprimere un desiderio quando si nota una stella cadente, lo trovo davvero banale….anzi voglio essere generosa…credo che sia un talentuoso salto di fantasia, per alleggerire alcune drammaticità della vita, cui si è purtroppo sottoposti nella complessità del cammino.

@Silvia De Angelis 2024

 

giovedì 28 marzo 2024

SE...

 



Molte volte ci è capitato di pensare  “se potessi tornare indietro…”, già, se ciò fosse possibile, forse avremmo fatto delle scelte diverse, e il nostro cammino, avrebbe avuto, dei risvolti completamente inediti, o forse, del tutto uguali.

Siamo portati, talvolta, a mettere in dubbio, la validità del nostro percorso, soffermandoci col pensiero sulle varie opportunità incontrate nel tempo, e sui nostri comportamenti, che abbiamo cercato di vagliare con molta attenzione, soffermandoci su quanto era meglio per noi.

Naturalmente sulla decisione che abbiamo preso, hanno confluito una molteplicità di eventi : in primis la nostra età, la nostra preparazione scolastica e la nostra specializzazione, nonché la nostra situazione sentimentale del momento. In base all’insieme di questi indotti abbiamo disegnato, una mappa idonea, che ci ha permesso di scegliere, un cammino adatto, alle nostre capacità emotive. In quel momento dopo attente riflessioni, ci siamo sentiti sicuri, quasi al cento per cento, della preferenza che ci ha coinvolto.

Può succedere, comunque, che nel corso degli anni, per svariate motivazioni, la nostra personalità abbia subito dei cambiamenti, e anche il pensiero si sia modificato, portandoci a tornare sui nostri passi e al desiderio di modificare, parte delle scelte antecedenti. Il che ha i suoi lati positivi, perché, nella vita, rimettersi in discussione, e avere dei ripensamenti, si può considerare come un senso di rinascita, che non può che trasmetterci una nuova energia vitale.

Forse, come sostengono in molti, per ognuno di noi esiste già un tracciato esistenziale, che nel suo complesso non può essere modificato, o questa, è solo una diceria da sfatare…in ogni caso penso che niente nel cammino, sia casuale, e ogni circostanza, che ci si presenta, ha una sua motivazione ben precisa, sulla quale porre attente riflessioni.

Le scelte che facciamo di volta, in volta, subiscono l’influenza dell’attimo, che stiamo vivendo e, ragionevolmente, dovremmo cercare di guardare oltre il nostro naso, allargando la panoramica degli esiti al nostro futuro, e conseguentemente facendo capo al nostro migliore benessere.

@Silvia De Angelis 2024

 

 

venerdì 22 marzo 2024

TUTTO CAMBIA

 




Vivere in una grande metropoli è diventato molto difficile. Rumori insopportabili nell’arco della giornata, mettono a seri rischio la salute del nostro udito, senza contare i disagi del grande traffico, che ormai ha raggiunto limiti davvero insostenibili.

Muoversi da un capo all’altro della città richiede una grande pazienza, infatti bisogna preferibilmente scegliere di spostarsi con i mezzi pubblici (naturalmente funzionanti a rilento), perché salire a bordo della propria auto è un’impresa complicatissima, visto che i parcheggi sono quasi inesistenti o, se si è fortunati, si trova qualche rifugio a pagamento.

Infatti la maggior parte della persone, cerca di soddisfare tutte le sue necessità della vita, nel proprio quartiere evitando ulteriori stress, nell’allontanarsi dalla propria abitazione.

Siamo tutti concentrati nei grandi centri urbani, che negli ultimi anni si sono ingranditi a dismisura, principalmente per motivi di lavoro,  o per poter usufruire di servizi sociali più evoluti.

 Si cerca di fare attenzione alle conoscenze, per evitare di trovarsi in situazione incresciose, e inadeguate al proprio modo di essere. Alla fine ci isola, cercando di dare poca confidenza alle persone, e mostrando quel senso di indifferenza verso tutto (che in realtà non corrisponde al pensiero), per sopravvivere.

Fortunatamente in molte città esistono degli interessanti punti di verde, in cui rifugiarsi,  ove cercare di respirare un’aria meno inquinata, e passeggiare tranquillamente in un ambiente fiorito e rilassante.

Molti anni fa era molto più semplice raggiungere il centro storico dell’urbe. Attualmente diventa una vera e propria impresa, e il più delle volte, si rinuncia ad andare, preferendo tappe più semplici da raggiungere.

Di sera lo scenario è tutt’altra cosa : si è immersi in un desolante deserto notturno, ove tutto tace, eccetto qualche miagolio di gatto randagio, in attesa che l’alba d’un giorno nuovo, scateni quel putiferio incredibile ove trovarsi immersi, cercando di muoversi con disinvoltura…

E’ triste dirlo, ma col trascorrere del tempo, molte cose, anche le più semplici, sono diventate complicate, e l’andare di vita si assottiglia molto, cosa che di certo non giova, al nostro benessere quotidiano…

@Silvia De Angelis 2024

venerdì 15 marzo 2024

P A R L A R E

 




La maggior parte delle persone ha la necessità di parlare, anche con chicchessia, per estrapolare le proprie opinioni, o anche solo qualche pensiero immediato.

Non sempre nell’ambiente in cui viviamo, riusciamo a conversare con una certa schiettezza, per un’infinità di motivazioni, o anche per non essere assillanti con chi è già molto indaffarato di suo.

Allora si fa capo a una persona amica, alla quale però, non sempre si può dire tutto, per non essere soggetti  a paternali, o a consigli, del tutto discordanti, con le nostre idee.

Talvolta si preferisce conversare, con persone conosciute da poco, che non si frequentano, e con le quali non esiste alcun tipo di coinvolgimento emotivo, evitando così consigli  “dell’ultima ora”.

Credo non faccia bene al nostro organismo essere chiusi, e tenere dentro le asperità della vita, senza peraltro dover eccedere, con una parlantina assillante il nostro ascoltatore, che in futuro si guarderà bene dall’avvicinarsi a noi.

E’ sempre difficile la scelta del nostro interlocutore, perché a seconda della persona con cui ci intratteniamo, cambia la sostanza del nostro discorso. Infatti non con tutti si possono intraprendere tutti gli argomenti, vuoi per mentalità diversa, o per dei limiti che frenano la conversazione.

La spontaneità, è un dono bellissimo, di cui, oggi, sono dotate poche persone. Infatti il più delle volte in molti latitano su molte tematiche, per paura di essere fraintesi, o per il timore di fare brutta figura.

Quindi molte “chiacchiere” assumono dei toni generici, e insignificanti, come si dice “tanto per parlare” e mancano di quella, essenza e commozione, che rendono indimenticabili dei dialoghi, che a volte si vivono con chi ha una marcata personalità.

In ogni caso è bello parlare, e in qualsiasi modo esso si faccia, aiuta a non sentirsi soli e a capire che in linea di massima abbiamo tutti delle problematiche, che ci sforziamo di risolvere al meglio.

@Silvia De Angelis 2024

 

lunedì 4 marzo 2024

OCCASIONI PERSE

 



Tantissime volte ci capita di dire “ah se avessi approfittato di quell’occasione…chissà…”La vita, di tanto in tanto ci propone delle opportunità, che non sempre siamo in grado di cogliere per un’infinità di motivazioni come l’indecisione, il timore di un futuro pentimento, la brevità del tempo per dire di si, la paura di sbagliare momento e via discorrendo.

Con la consapevolezza del tempo, e tanta esperienza, si è al corrente che l’esistenza ci offre delle possibilità, per dei cambiamenti, o nuove conoscenze, che potrebbero mutare, almeno in parte lo svolgersi delle nostre stagioni. Queste circostanze molto favorevoli, ci vengono proposte una sola volta, e se non siamo in grado di coglierle immediatamente, anche se poi vorremmo tornare sui nostri passi , lo scenario, è completamente cambiato, e non abbiamo più la possibilità di poterne gioire.

E’ incredibile quanto questa realtà, faccia riflettere, e quanto sia necessario, a volte, essere veloci nel prendere decisioni, che al momento, potrebbero sembrarci affrettate.

La concretezza della vita è assai mutevole, il panorama degli eventi scorre a una celerità molto forte e nell’epoca in cui viviamo, con tutti gli strumenti tecnici, in nostro possesso, i cambiamenti sono davvero repentini.

A volte vorremmo rivivere eventi del passato, cambiandone la conclusione, con scelte diverse che avremmo potuto prendere, e allora forse molte cose della nostra vita avrebbero avuto delle definizioni completamente nuove, che forse avrebbero mutato il nostro cammino e le nostre conoscenze..

Alcuni eventi che si presentano, al nostro percorso, sono del tutto casuali, altri sembrano davvero programmati dal così detto “destino”, al quale talvolta facciamo capo, quando una situazione non è stata di nostro gradimento.

In ogni caso è inutile rimuginare su fatti remoti; la cosa migliore è vederne l’aspetto migliore, cercando sempre di essere positivi, adattandosi, nel miglior modo, alle varie circostanze dell’attimo, cogliendone l’essenza profonda…

@Silvia De Angelis 2024

 

OTTICA DELLE COSE

  Un concetto che apparentemente può avere un risvolto negativo, visto da un’ottica diversa, può cambiare  completamente il suo significat...